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Figc, stop alle comproprietà dei calciatori in Italia

L’istituto della compartecipazione dei calciatori sarà abrogato a partire dalla prossima sezione di calciomercato.
A cura di Marco Beltrami
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Dal caso Cuadrado a metà tra Fiorentina e Udinese, a quello di Immobile diviso tra Juventus e Torino. Sono numerosi i casi di comproprietà nel massimo campionato calcistico italiano, che rischiano inevitabilmente di creare non pochi intralci ad eventuali trattative. Anche il belpaese ha deciso di fare un passo avanti, sulla scia di quanto accade negli altri campionati europei eliminando la formula della compartecipazione. Il Consiglio federale della Figc infatti ha deciso di abrogare l’istituto delle comproprietà e dalla prossima finestra di mercato non sarà più possibile acquistare cartellini a metà.

La soddisfazione di Abete. Il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Giancarlo Abete,  non ha potuto non esternare la sua soddisfazione, dichiarando: “Non tutte le società della Lega di Serie A erano favorevoli, anche se la maggioranza era d'accordo. Non è stata una proposta della Lega, bensì una proposta diretta da parte della Federazione. Nei prossimi mesi verrà fatto un censimento della situazione ma era evidente l'atipicità di questo istituto nel quadro normativo europeo, e anche in quello fiscale. Le comproprietà non saranno più possibili". Ufficializzate anche le date del mercato estivo che inizierà il 1° luglio e si concluderà il 1° settembre, e quello invernale da gennaio a lunedì 2 febbraio.

La riforma dei campionati. Appuntamento al 29 maggio quando tutte le componenti del calcio italiano si riuniranno per la riforma dei campionati professionistici. Queste le parole di Abete: "In questa ottica il Consiglio ha approvato una norma transitoria in base alla quale le modifiche dell'ordinamento dei campionati nonche' i criteri di promozione e retrocessione, deliberati entro il 30 settembre prossimo, andranno in vigore nella stagione sportiva 2015/16″.

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