Figc, Lotito multato solo di 10.000 euro per gli insulti a Marotta. E la Juve s’infuria
Nervi tesi, anzi tesissimi tra Lazio e Juventus, tra Andrea Agnelli e Claudio Lotito dopo le parole insultanti del patron dei capitolini verso il direttore generale Beppe Marotta. Lotito, anche inserito nell'organigramma della Federcalcio con l'avvento di Carlo Tavecchio, aveva fatto una battuta di pessimo gusto sullo strabismo del dirigente bianconero, venendo deferito e subendo una multa pecuniaria del valore di 10 mila euro. La gaffe di Lotito era avvenuta al termine di una riunione di Lega, quando, ironizzando con pessimo gusto su un difetto fisico di Marotta, sostenne che "con un occhio gioca a biliardo, con l’altro mette i punti". Una sanzione considerata bassa e insufficiente per la società bianconera che aveva richiesto anche la possibilità di agire attraverso i propri legali per querelare il numero uno della Lazio, ricevendo un netto rifiuto. In pratica, la Juventus ha sempre sollecitato la FIGC perché si esprimesse sulla questione, nella speranza che desse ragione al club di Agnelli. Nulla di tutto ciò, perché Lotito ha ‘patteggiato' la condanna e ricevendo la multa che di fatto chiude il caso.
Il ‘salvagente' della Federcalcio. Quando la Juventus ha saputo del patteggiamento non ha accettato la situazione. Prima di reiterato silenzio della FIGC che non ha mai dato risposta alla richiesta bianconera per querelare il presidente della Lazio senza infrangere la clausola comprimissoria, poi all'avvenuta conoscenza della chiusura del caso, datata primo dicembre, con l’avvenuta condanna, attraverso un patteggiamento, del numero uno biancoceleste e della conseguente impossibilità di adire le vie legali. Un vero e proprio “salvataggio” orchestrato secondo la Juventus, per salvare Lotito da conseguenze più severe. Un modo sufficiente per diffondere forte amarezza e rabbia in corso Galileo Ferraris, tanto che la Juventus ha fatto capire che inasprirà ancor più i propri rapporti con i vertici federali, oltre che con Lotito direttamente quale presidente della Lazio.