FIGC: elezioni federali, riconfermato Carlo Tavecchio
Giornata campale per tutto il calcio italiano che deve decidere chi sarà il nuovo presidente della Figc fino al 2020. I candidati erano due: l'uscente Carlo Tavecchio (presidente in carica) e Andrea Abodi l'alternativa che arriva dopo la presidenza della Serie B. Presso l'Hilton Rome Airport di Fiumicino si sono tenute le votazioni a cui hanno partecipato 279 delegati in rappresentanza delle società di Serie A, Serie B, Lega Pro, Dilettanti e le Associazioni Calciatori, Allenatori e Arbitri. Un vero e proprio voto popolare che ha visto trionfare Carlo Tavecchio alla terza votazione
Le elezioni: buona la terza
C'è stata la classica fumata nera al primo scrutinio per l'elezione del numero uno della federcalcio. Carlo Tavecchio, presidente uscente, ha ottenuto 288,59 voti (pari al 56,49%), mentre lo sfidante Andrea Abodi il 42,91%. Schede bianche al 3,09%. Al primo voto per essere eletti occorrevano i 3/4 delle preferenze. Nella seconda votazione, l'esito è stato ancora nullo: Tavecchio scende dal 56 al 53,7 per cento. Abodi sale dal 43 al 45,7 per cento. Il quorun è al 66 per cento, dunque si è stati costretti alla terza tornata elettorale.
Chi è Tavecchio
Carlo Tavecchio si è candidato per completare l'opera iniziata l'11 agosto 2014, quando salì alla presidenza della Figc no nsenza diverse rimostranze da parte di diversi esponenti del calcio nazionale. Tra i punti cardine del suo programma c'era la riforma della Serie A, sempre con 20 squadre, per non scontentare nessuno, ma con solo 2 retrocessioni. Per quanto riguarda la B le promozioni diventerebbero 2 a fronte di 20 formazioni nel campionato. In Lega Pro altra novità: si passerebbe da 3 a 2 gironi con un totale di 40 club iscritti. Inoltre vi sarebbe l'apertura alle seconde squadre di A (le attuali Primavere) in Lega Pro senza che queste abbiano promozioni o retrocessioni, con l'intento di promuovere i vivai e i giocatori autoctoni più qualitativi. Tavecchio godeva dell'appoggio della Lega Dilettanti che ha il più ampio bacino di voti (34%) e della maggioranza dei club di Serie A (12%).
Chi è Abodi
I punti cardine del programma di Andrea Abodi sono invece la riforma dei campionati sulla base della concertazione privilegiando parametri qualitativi a quelli quantitativi. Il programma punta fortissimo sull'ammodernamento degli stadi partendo dall'esperienza di ‘B-Futura', per costituire anche in Italia un connubio sempre più forte tra club e impianti di proprietà. Poi c'è anche la revisione della giustizia sportiva con l'uso della tecnologia e controlli più efficienti sul Fair Play Finanziario in collaborazione con le Leghe, dalla Serie A a quelle cadette. La Serie B (5%) era pronta a schierarsi dalla parte del suo ex presidente Abodi così come anche la Lega Pro (17%) e l'Associazione Italiana Calciatori (20%) diretta da Damiano Tommasi.