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Fifa, Platini scagionato in Svizzera dalle accuse di corruzione

Sospeso per quattro anni da parte del Tribunale Arbitrale dello Sport, dopo essere stato coinvolto nello scandalo legato alla corruzione insieme all’ex presidente della Fifa Sepp Blatter, Michel Platini è stato scagionato dalla giustizia svizzera. A riferirlo la stampa francese e in particolare il quotidiano Le Monde.
A cura di Marco Beltrami
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Michel Platini può sfoderare uno dei suoi proverbiali sorrisi sornioni. La grande gloria del calcio francese è stata scagionata dalle accuse di corruzione dalla giustizia svizzera. A riferirlo ci ha pensato il quotidiano francese Le Monde, con riferimento ai fatti che sono costati all'ex numero uno dell'Uefa una sospensione per 4 anni dalla Fifa. Uno scandalo quello scoppiato tra il 2015 e il 2016 nato da una vicenda torbida in cui era stato coinvolto l'altro ormai ex presidente del massimo organo calcistico continentale Sepp Blatter.

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Platini e la squalifica di 4 anni da parte della Fifa per lo scandalo corruzione

L'ex fuoriclasse della Juventus e della Nazionale francese, all'epoca dei fatti presidente dell'Uefa e in corsa per la poltrona della Fifa, venne coinvolto in uno scandalo di corruzione proprio insieme a Sepp Blatter ex "padre padrone" del mondo del calcio. Tutto nacque da un'inchiesta legata al percepimento da parte di Platini di  di 2 milioni di franchi svizzeri effettuato nel 2011 dalla Fifa per un lavoro svolto tra il 1999 e il 2002. Il dirigente transalpino inizialmente era stato sospeso per ben 8 anni con tanto di inibizione a ricoprire qualsiasi carica ufficiale, incassando poi uno sconto da parte del TAS di Losanna che ridusse il provvedimento a 4 anni.

La giustizia svizzera scagiona Platini dalle accuse di corruzione

Come riportato dal quotidiano francese però, Platini può gonfiare il petto essendo stato scagionato dalle accuse di corruzione da parte della giustizia svizzera. Il giornale parigino si basa su una lettera di Cedric Remund, procuratore della Confederazione elvetica, inviata all'avvocato dell'ex presidente UEFA. In questa si dice che l'ex Le Roy è stato completamente scagionato nel contesto di procedimenti penali aperti nel settembre 2015 contro Sepp Blatter. "Confermiamo che questa procedura non è condotta contro il vostro assistito, Michel Platini" scrive il procuratore svizzero nella lettera. "Possiamo anche confermare che non sarà incriminato in questo procedimento".

L'indagine non è ancora chiusa per la Procura svizzera

Per la procura svizzera comunque la vicenda non è completamente chiusa. A rivelarlo ci ha pensato un portavoce del pubblico ministero svizzero, il giorno dopo l'annuncio da parte del legale di Platini dell'archiviazione delle accuse. "L'indagine non è definitivamente chiusa. Nel suo quadro di persona chiamata a testimoniare, se emergono elementi, il caso Platini non è definitivamente chiuso".

Quando Platini dichiarò di essere vittima di un'ingiustizia

Un'amara consolazione per Platini che è stato costretto ad abbandonare la corsa alla presidenza della Fifa e che all'epoca dei fatti dichiarò: "Prendo atto della decisione presa dal TAS ma la considero una profonda ingiustizia. Questa decisione mi impone una sospensione la cui durata mi impedirà, guarda la coincidenza, di candidarmi alle prossime elezioni per la presidenza della FIFA. Come convenuto con le varie Federazioni nazionali mi dimetto dalle mie funzioni da presidente della UEFA al fine di proseguire la mia battaglia davanti ai tribunali svizzeri per dimostrare la mia onestà. La vita mi ha sempre riservato grandi sorprese e sono disposto a viverne altre".

La reazione di Blatter su Twitter

L'ex presidente della Fifa Joseph Blatter accoglie con favore l'archiviazione delle accuse contro Michel Platini. "Questo è un segno positivo per me ed aspetto con fiducia gli sviluppi del caso" ha scritto Blatter sul proprio profilo twitter. Platini era accusato di aver ricevuto 1,8 milioni di euro nel 2011 dall'allora presidente della Fifa per consulenze del periodo 1998-2002.

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