video suggerito
video suggerito

FIFA, no di Inghilterra ed Olanda alla ricandidatura di Blatter

Ma lo svizzero non molla: si candiderà per il quinto mandato.
A cura di Giuseppe Cozzolino
2 CONDIVISIONI
Il presidente della FIFA

No della UEFA alla ricandidatura di Joseph Blatter a presidente FIFA. L'alt è arrivato da due personalità di spicco impegnate in un congresso della Federcalcio internazionale che si sta tenendo a San Paolo: Greg Dyke, presidente della federazione inglese, e Michael van Praag, presidente di quella olandese. Stupore da parte di Joseph Blatter, che comunque confermerà la sua candidatura alle elezioni del prossimo anno, dove si presenta come grande favorito per il quinto mandato consecutivo. Non sarà facile questa volta riuscire a riconquistare la presidenza: l'anno prossimo con ogni probabilità dovrà affrontare la candidatura ingombrante di Michel Platini, attuale presidente della UEFA. Ma il vero problema di Blatter è la scarsa popolarità e le forti critiche che hanno investito il suo mandato negli ultimi anni.

Le polemiche più violente sono avvenute per alcune sue dichiarazioni che spesso, volontariamente o no, sono state molto pesanti. Come quando nel 2006, in occasione dei Mondiali in Germania, non partecipò alla premiazione delle due finali per il 1° e per il 3° posto, lasciando il compito di consegnare le medaglie ai dirigenti della UEFA: decisione che Blatter motivò spiegando che, essendo tutte e quattro le semifinaliste squadre europee (Italia, Francia, Germania, Portogallo), salvo poi chiarire, come molti avevano immaginato, che il vero motivo era stata la palese contestazione a suo di fischi ed insulti ricevuta il 9 giugno a Monaco in occasione dell'inaugurazione dei Mondiali. Pochi mesi dopo, attaccò anche l'Italia, "rea" di aver vinto il mondiale in Germania immeritatamente e grazie ad una vittoria agli ottavi sull'Australia arrivata solo con un rigore a suo avviso "inesistente". Nel novembre 2011 definì "una sciocchezza" il problema del razzismo nel calcio, una dichiarazione per la quale gli furono chieste le dimissioni a furor di popolo, salvo poi dire di essere stato frainteso. In ultimo luogo, sono note a tutti le sue posizioni sulle proteste che stanno mettendo a ferro e fuoco il Brasile: secondo Blatter infatti "il calcio è più importante dell'insoddisfazione delle persone".

Le riforme. Durante i suoi 16 anni di mandato presidenziale, e prima ancora sotto quello di segretario, sono state tante le riforme varate dalla FIFA. Le più importanti sono l'introduzione dei tre punti a vittoria nel 1994, l'abolizione della possibilità del portiere di prendere la palla con le mani su retropassaggio dei compagni di squadra del 1992, l'abolizione della qualificazione automatica della squadra Campione del Mondo per il mondiale successivo, che dal 2006 compie dunque il percorso di qualificazione come tutte le altre e le sanzioni per simulazione, falli da dietro o il togliersi la maglietta dopo una rete. Non ha avuto fortuna, invece, l'introduzione del Golden goal e del Silver goal durante i supplementari: il primo, versione FIFA della regola di strada "chi segna l'ultimo vince", costò caro all'Italia l'Europeo del 2000; il secondo, che prevedeva la vittoria di chi chiudeva un tempo supplementare in vantaggio, è stato abolito a sua volta dopo essere stato applicato in un solo caso, nell'Europeo 2004, quando la Grecia eliminò in semifinale la Repubblica Ceca con una rete di Dellas proprio allo scadere del primo supplementare.

2 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views