Fifa, lo scandalo dei compensi raddoppiati

Quando ha letto il titolo del Sunday Times a Seppe Blatter, presidente della Fifa, dev'essere venuto un colpo. Ai sospetti e al polverone sollevato dagli scandali relativi alla (solo presunta per adesso) promiscuità di traffici e consensi relativi all'assegnazione dei Mondiali 2022 al Qatar, c'è un'altra delicata questione che rischia travolgerlo: i membri del comitato esecutivo della Federazione internazionale – secondo la versione fornita dal giornale – avrebbero raddoppiato segretamente i loro compensi. Le prove? Nelle carte che di cui il Sunday sarebbe entrato in possesso qualche settimana fa, le stesse che avrebbero permesso di portare alla luce del sole il sottobosco di contatti e ‘favori' che sarebbero serviti per oliare consensi.
Rimborsi di lusso. Sono 25 i membri del Comitato e, stando al racconto fatto dalla stampa d'Oltremanica, e tutti – nonostante un impegno part time, avrebbero beneficiato di una parcella gonfiata da 100 mila a 200 mila dollari (poco meno di 150 mila euro), alla quale andrebbero ad aggiungersi una serie di bonus e di benefit di lusso: voli in business class, soggiorni spesati in albeghi a cinque stelle, ricevute in conto-spesa di ristoranti di lusso. Tutto documentato, fanno sapere dal Sunday Times, da una documentazione attendibile (perché uscita direttamente dalle stanze del Palazzo) e dai movimenti bancari registrati per le operazioni in un istituto di credito svizzero. Somme prelevate in contanti.
Regole etiche aggirate. Il copione è sempre lo stesso, molto comune ad altri ambienti: una volta cancellati i rimborsi molto alti per ogni Coppa del Mondo, s'è trovato il sistema per ovviare ‘all'austerità' imposta dal regolamento e far sì che le cifre dei rimborsi, a disposizione dei singolo membri del comitato esecutivo, fossero addirittura superiori.