FIFA, Infantino in caso di elezione promette un Mondiale a 40 squadre
Addio Mondiale a 32 squadre: la FIFA si muove verso l'allargamento a 40 squadre, qualora lo svizzero Gianni Infantino sarà eletto a presidente della Federazione internazionale per il dopo-Blatter. Lo ha annunciato lo stesso segretario generale della UEFA, intervistata dall'Associated Press. Infantino, dunque, intende seguire la linea che Platini aveva ipotizzato tempo fa: un allargamento della competizione, che permetterebbe di accedere alla rassegna iridata anche a nazionali finora "tagliate" fuori dai giochi.
Il concetto, di per sé, è semplice: più squadre, più partite, più federazioni ammesse, più tifosi, più introiti. Non fa una piega: da sempre le competizioni, sia per club che per nazionali, mirano all'allargamento. Basti vedere le coppe europee come la Champions League, prima riservata solo ai club vincitori dei rispettivi campionati (più i detentori del titolo stesso), poi allargata alle prime due classificate ed infine, come ora, alle prime 3-4 dei campionati nazionali, a seconda del punteggio ranking. Ed i risultati si sono visti: introiti pazzeschi e squadre che ormai puntano più all'accesso alla Champions in quanto tale piuttosto che a vincere il titolo in patria.
Ovviamente, l'aumento delle squadre partecipanti ha causato contemporaneamente anche la scomparsa di trofei come la Coppa delle Coppe (un tempo riservata a chi vinceva la coppa nazionale nel proprio paese) ed ad un riassestamento anche dell'Europa League, prima chiamata Coppa UEFA, riservata a meno squadre per nazione, ma anche a quelle che vengono eliminate dai preliminari di Champions e dalla fase a gironi. Un autentico "ingorgo", che ha causato in pratica lo svilimento stesso della competizione.
Nonostante tutto questo, anche per i Mondiali si va verso l'allargamento: già dal prossimo Europeo di Francia 2016, il numero è aumentato da 16 squadre a 24. Si può pensare che sia più giusto così: delle quasi sessanta federazioni europee, alla fine andavano agli Europei quasi sempre le stesse. Adesso invece anche formazioni meno gloriose, come Irlanda del Nord, Galles, Slovacchia, solo per citarne alcune, avranno accesso alla fase finale. Stesso ragionamento per i Mondiali, dove non è difficile immaginare che tra le otto nuove squadre ammesse ci saranno grosse sorprese: anche perché dipenderà molto da come cambieranno le qualificazioni. Probabile che in Europa cambierà poco, mentre saliranno le formazioni africane ed asiatiche.
"Se si è interessati allo sviluppo del calcio, bisogna coinvolgere altre realtà al livello più alto: ovvero, il Mondiale", ha spiegato Gianni Infantino, che prende ad esempio proprio l'Europeo 2016: "Hanno ottenuto il pass squadre che non ce l'avevano mai fatta, mentre sono rimaste fuori altre che c'erano sempre state. Quindi, si sono create nuove dinamiche nelle qualificazioni". Ma sorgono diversi problemi logistici: impossibile optare per l'allargamento già ai Mondiali di Russia 2018, dove le qualificazioni sono già iniziate. Difficile anche pensare che si possa realizzare questa riforma per il Mondiale di Qatar 2022, che già avrà diversi problemi logistici visto che dovrà disputarsi tra novembre e dicembre. Insomma, per ora è soltanto un'idea: ma che potrebbe cambiare drasticamente l'organizzazione dei Mondiali in maniera irreversibile.