FIFA, Blatter si dimette: a maggio 2016 verrà eletto il nuovo presidente
Tutti lo speravano, qualcuno glielo aveva anche sussurrato all'orecchio (Platini poco prima delle votazioni al 65° Congresso FIFA), altri non ci pensavano nemmeno ben conoscendo la volontà dello svizzero di non mollare la massima carica all'interno del più grande organismo calcistico mondiale. Eppure, la notizia più attesa è arrivata oggi, direttamente dallo stesso Blatter in conferenza stampa: a pochi giorni dal suo quinto mandato consecutivo, ha rassegnato le dimissioni che non saranno immediate ma lo condurranno comunque a maggio 2016, in occasione del prossimo Congresso in Messico, quando lascerà la carica e si saprà chi sarà il suo successore.
Un diretto collegamento con l'indagine in corso non c'è stato in modo ufficiale nell'immediato anche se è stato subito facile comprendere la causa e l'effetto di quanto si stia scoperchiando attorno ai dossier redatti dall'FBI e che stanno facendo tremare le mura del palazzo. E infatti, a 48 ore dall'annuncio delle dimissioni, dagli Stati Uniti è arrivata la conferma: ufficialmente il numero uno della FIFA è sotto indagine al pari del numero due Valcke. Ed è questo il motivo per cui è arrivata – tardiva – la scelta obbligata di farsi da parte.
Gli ultimi sviluppi devono essere stati quelli decisivi per far desistere Blatter nell'andare avanti senza badare a nulla e nessuno. Il coinvolgimento del suo braccio destro Jerome Valcke lo ha travolto talmente da vicino che alla fine ha deciso di gettare il classico straccio. Il prossimo congresso si terrà a maggio 2016, e in quell'occasione sarà eletto il successore di Blatter che nella conferenza stampa di Zurigo ha deciso di lasciare.
"Il mio profondo attaccamento alla Fifa mi ha spinto a questa decisione – ha ammesso Blatter -. Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno sostenuto alla presidenza della Fifa e che hanno fatto per il calcio. Quello che conta per me è la Fifa e il calcio. Ho profondamente riflettuto su questi ultimi quarant'anni che sono stati legati alla Fifa e al calcio ma la Fifa ha bisogno di una profonda ristrutturazione, ecco perchè ho convocato un colleggio elettivo straordinario per far sì che venga eletto un nuovo presidente dopo di me".
"Il prossimo Consiglio ordinario della FIFA sarà in maggio in Messico, tutto verrà effettuato conformemente allo statuto per far sì che tutti i candidati si possano presentare. Naturalmente io non sarò tra questi – ha proseguito Blatter – Per tanti anni abbiamo lavorato per le riforme di cui il calcio aveva bisogno. Noi non abbiamo il controllo delle singole confederazioni della FIFA, ecco perchè abbiamo bisogno di una rifondazione, questi membri devono essere eletti dal Congresso della FIFA per poter garantire un potere centrale ad essa".
Valcke è stato identificato come ‘l'high Fifa official' che viene citato nell'indictment act dell'Fbi come soggetto che ha disposto i tre bonifici-tangente per un totale di 10 milioni di dollari. Sarebbe proprio il segretario generale della Federazione mondiale del calcio, il braccio destro di Sepp Blatter ad aver effettuato l'operazione malgrado l'ultimo comunicato emesso dalla FIFA cerchi ancora una volta di edulcorare lo scandalo di corruzione e di tangenti. Il numero due della Fifa era stato informato personalmente dalla Federazione Sudafricana di calcio dei 10 milioni di dollari da girare sul conto controllato dal presidente della Concacaf, la Confederazione nord e centro americana. Lo testimonia una mail, datata 4 marzo 2008, che dimostra, in maniera inequivocabile, che la Fifa ha mentito ai giornalisti di tutto il mondo. E per lui e per Blatter è divenuto impossibile negare l'evidenza.
Il mondo del calcio esulta alla notizia. In primis Luis Figo, che si era ritirato dalle ultime elezioni denunciando un clima anomalo, fatto di sospetti e illazioni. L'ex Pallone d'Oro è felice della notizia: "Il cambiamento è finalmente in arrivo. Cerchiamo adesso di trovare una soluzione per iniziare un'era di trasparenza e democrazia all'interno della FIFA". Insieme a lui esultano la federcalcio olandese ("Si tratta veramente di una bella notizia"), quella tedesca ("Abbiamo combattuto per questo, non vediamo l'ora di avere un presidente che porti grandi cambiamenti") e quella inglese ("Adesso che non c'è più si potrà sistemare la FIFA. E possiamo anche rivedere le assegnazioni degli ultimi due Mondiali. Fossi nel Qatar non mi sentirei molto tranquillo"). Infine, un accenno alla vicenda anche da parte di Michel Platini che aveva minacciato l'Uefa fuori dalla FIFA: "Le dimissioni di Blatter rappresentano una decisione difficile e coraggiosa, ma penso sia la cosa giusta".