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Fifa 17, 5 calciatori che hanno visto aumentare il loro valore dopo una stagione al top

Ogni anno il team della EA rivede meticolosamente i valori dei calciatori perfezionandoli e valutandoli, dalla velocità alla resistenza, dalla potenza del tiro a tanto altro ancora, giorno per giorno. Ecco i 5 giocatori che hanno meritato un miglioramento delle statistiche dopo una stagione spettacolare coi rispettivi club.
A cura di Salvatore Parente
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Una singola stagione agonistica può cambiare, in un senso o nell’altro, la carriera di un calciatore. Dalle insidie derivanti alle pessime prestazioni in campo fino agli infortuni, passando per una annata da ricordare, infatti, i giocatori di tutto il mondo sono, malgrado contratti sontuosi, sotto pressione costante. Un peso onnipresente che, spesso, finisce per condizionare il loro rendimento aumentando o diminuendo la pericolosità ma anche la consapevolezza nei propri mezzi dei calciatori stessi. A queste continue fluttuazioni, a queste progressive oscillazioni è particolarmente attento Fifa 17, ovvero: il gioco calcistico per console più venduto dell’anno.

La serie della EA Sports, infatti, riconosce questo aspetto del football e regola adeguatamente le valutazioni dei giocatori nel tempo con impennate importanti o ribassi paurosi. In questo contesto, dunque, ecco i 5 interpreti del rettangolo verde che, dopo un 2016/17 di assoluto livello, hanno guadagnato i maggiori rialzi nel gioco nei top 5 campionati d’Europa.

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Roberto Gagliardini da 61 a 77

Da Carneade a colonna dell’Inter di Pioli il passo, per Gagliardini, è stato breve. L’ex centrocampista dell’Atalanta, infatti, dopo il prestito della scorsa stagione al Vicenza (16 partite ed 1 gol in Serie B) è stato uno di quelli che ha tratto maggiori benefici dalla cura Gasperini. E sì perché dal match casalingo vinto contro il Napoli il bergamasco non ha più perso il posto da titolare divenendo una delle migliori rivelazioni della Serie A.

Le abilità di Gagliardini, voce per voce (sofifa.com)
Le abilità di Gagliardini, voce per voce (sofifa.com)

Una esplosione improvvisa, impronosticabile ma che gli è valsa l’approdo in una grande, l’esordio in nazionale contro l’Olanda (il 28 marzo scorso) ed un nuovo valore medio di Fifa, passato, dal 61 di fine settembre all’attuale 77: un anno, senza dubbio, da ricordare.

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Kylian Mbappé da 71 a 79

In Francia, precisamente nella Ligue 1 a fare la voce grossa è stato il fenomeno del Monaco Kylian Mbappé. Partito nelle prime gare, anche a causa di un infortunio alla coscia, in panchina il 18enne di Bondy ha avuto una progressiva quanto inarrestabile ascesa nella curva del suo specifico rendimento.

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Tredici reti in campionato con 8 assist ma, soprattutto, 5 reti consecutive nei turni a eliminazione diretta della Champions League (vittime il Borussia Dortmund ed il Manchester City) testimoniano la forza, la crescita e la maturità già raggiunte dal nazionale di Deschamps che, con questo suo score, si è guadagnato un cospicuo aumento del rating in Fifa con l’odierno 79 che ha sostituito il “vecchio” 71, senza dimenticare un potenziale, in game, di ben 93 su 100.

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Christian Pulisic 69 a 76

Sul terzo gradino del podio di questa specifica graduatoria videoludica, troviamo Christian Pulisic. Enfant prodige del Borussia Dortmund, l’esterno offensivo statunitense dopo l’esordio in Bundes (2 gol in 9 presenze) dello scorso anno, ha avuto, malgrado i soli 18 anni, tanto spazio e fiducia da parte del tecnico Tuchel.

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Una stima (ben 2135’ i minuti complessivamente giocati) ben ripagata in campo nazionale ed internazionale con un ruolino che, a poche giornate dalla fine della stagione, recita: 5 reti ed 11 assist in 39 partite. Gol pesanti, dribbling ubriacanti, accelerazioni improvvise e passaggi sublimi sono stati i gesti tecnici che hanno caratterizzato il percorso del numero 22 capace anche di raggiungere la ragguardevole quota di 76 in game.

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Yeray da 72 a 77

Faro della retroguardia dell’Athletic Bilbao B, Yeray Alvarez ha vissuto, nella sua “prima” in prima squadra, una stagione, al netto dei gravi problemi di salute vissuti, comunque esaltante. Dopo il debutto ufficiale contro il Valencia dello scorso 18 settembre (match finito 2-1 per i baschi), infatti, il prodotto della “Cantera” spagnola si è dovuto fermare a causa di un tumore ad un testicolo che, per fortuna, vinto brillantemente, lo ha tenuto lontano dal terreno di gioco da dicembre a febbraio.

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Al suo rientro però, il ragazzo di Barakaldo (10 km da Bilbao) non ha perso, o quasi, un minuto in campo con 11 partite da titolare su 11. Una parabola da favola, entusiasmante non sfuggita al team EA che ha premiato Yeray con un +5: da un rating di 72 ad un buon 77.

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Ndidi da 72 a 76

A chiudere questa ampia panoramica sui, come direbbero in NBA, “most improved player” (giocatori migliorati) troviamo Onyinye Ndidi del Leicester. Arrivato a gennaio per 17.6 milioni di euro nell’ex club di Ranieri per risollevare le sorti delle foxes, il nigeriano si è preso le chiavi del centrocampo dei britannici divenendo una colonna, fra Drinkwater, Albrighton e Mahrez, dei campioni d’Inghilterra. In più, alla sua forte e, ora, imprescindibile presenza l’ex Genk ha abbinato 1 gol, 2 assist e diverse ottime prestazioni con una valutazione nel gioco attuale di 76, a +4 sui “vecchi” 72.

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