Festa Juve rovinata dai cori razzisti su Napoli e Balotelli

La Juventus ha mezzo scudetto sulla maglia, ma una parte della sua tifoseria ha trovato – ancora una volta – il modo d'infangare una vittoria, sofferta ma limpida, dei bianconeri. La gara è iniziata da cinque minuti circa quando, da una fetta dello stadio, si elevano cori razzisti: un osanna al Vesuvio affinché si decida a "lavare Napoli e i napoletani col fuoco" e un augurio di morte a Balotelli, sono questi gli slogan che rimbombano dalla zona in basso a destra della Curva Sud. E, come se non bastasse, in riferimento al colore della pelle dell'attaccante rossonero c'è stato anche chi ha urlato: "Non ci sono negri italiani". E che la situazione fosse imbarazzante è dimostrato anche dall'intervento alla fine del primo tempo dello speaker dello Juventus Stadium: ha invitato i tifosi a non ripetere i cori. Perchè? Semplice, lo Stadium è sotto diffida e un episodio del genere, qualora dovesse arrivare sul tavolo del Giudice Sportivo, potrebbe anche causarne la squalifica o altri provvedimenti restrittivi.