Fernando Torres: “Lascio il calcio perché non mi diverto più. Forse torno all’Atletico”
Fernando Torres nei giorni scorsi ha annunciato l’addio al calcio. L’attaccante spagnolo appenderà gli scarpini al chiodo al termine della stagione. L’ex Chelsea e Liverpool sta giocando in Giappone, l’ultima giornata è in programma il 23 agosto. Quel giorno Torres si ritirerà sfidando il Vissel Kobe degli amici Iniesta e David Villa. In una lunga conferenza stampa il bomber ha spiegato perché ha deciso di ritirarsi:
Non mi divertivo più, ho ascoltato il mio corpo. Penso sia giusto dire basta, voglio lasciare con la coscienza pulita.
L’addio al calcio contro Iniesta e Villa
Il prossimo 23 agosto Torres giocherà l’ultima partita da professionista. Sarà un giorno molto particolare che l’attaccante, che ha avuto un’esperienza non felicissima al Milan, vivrà contro due grandi amici e compagni di mille battaglie in nazionale, Iniesta e Villa, che militano nel Vissel Kobe:
Sarà una sfida che mai avrei immaginato. Credo sia un momento iconico, perfetto. La decisione di smettere è relativa a una questione di forma e mentale.
Futuro all’Atletico Madrid
Con i Colchoneros è cresciuto, poi ha esordito da professionista e ha vestito la maglia dell’Atletico in due momenti dal 2000 al 2007 e dal gennaio 2015 al 2018. 405 partite e 109 gol. I tifosi lo adorano. Torres ha fatto capire che nella prossima stagione potrebbe tornare a casa, con un ruolo dirigenziale:
Tutti sperano che torni all'Atletico. E' la mia vita e potrei tornarci in futuro, ma ho bisogno di formarmi e di studiare. Non voglio tornare lì per essere un volto. Se torno è per aiutare l'Atletico ad essere migliore.
La strepitosa carriera di Fernando Torres
Ha vinto un Mondiale e due Europei con la Spagna, ha conquistato una Champions League con il Chelsea e tanti altri trofei, incluse due Europa League. Con orgoglio l’attaccante ha parlato della sua carriera da bomber (oltre 300 gol):
Sono fiero per aver vissuto tutto ciò che ho passato, in tutte le squadre in cui ho giocato e contro tutti i grandi avversari che ho affrontato. Ho avuto la fortuna di giocare in alcune delle migliori squadre del mondo e di vincere i trofei più importanti, per questo mi sento fortunato. Ho passato momenti difficili, ma sono sempre stato circondato da persone che mi hanno aiutato. Saranno con me in futuro, dove mi aspettano grandi sfide.