Fenomeno Dembélé ma Roa ha battuto anche il record di Aguero
Da giorni si parla moltissimo di Karamoko Dembélé un ragazzino di tredici anni che ha esordito con l’Under 20 del Celtic Glasgow. Il piccolo Dembélé è entrato nel mirino della Football Association, che sta cercando di convincere la famiglia del ragazzino-prodigio a scegliere l’Inghilterra come sua patria sportiva. Il giovanissimo deve o meglio dovrà scegliere, con quale nazionale giocare. La federazione scozzese e quella della Costa d’Avorio, patria dove sono nati i sui genitori, hanno già iniziato a chiacchierare con Dembelé e la sua famiglia, che proveranno a convincere. Il via a questa ‘particolare partita’ l’ha dato con parole moderate il c.t. dell’Under 21 della Scozia Scot Gemil: “Se abbiamo un giocatore bravo e di prospettiva, dobbiamo fare tutto il possibile per trattenerlo. E sono sicuro che ci riusciremo”. Ma la battaglia è aperta e l’Inghilterra continua la sua corte.
Dario Roa in campo a 13 anni e 9 mesi
Questo ragazzino che ha bruciato le tappe in modo impressionante al Celtic è arrivato appena tre mesi fa, in questo lasso di tempo ha convinto tutti ed ha esordito contro gli Hearts of Midlothain, giocando per una decina di minuti, con ragazzini più grandi di lui di sette anni più grandi di lui. Dembélé è sotto la lente d’ingrandimento, ma c’è chi ha fatto meglio di lui. Perché quest’anno Dario Roa ha esordito a tredici anni e nove mesi nel Torneo Federal B, la quarta serie argentina. Roa, lo scorso 26 aprile, è entrato in campo all’83’ dell’incontro tra il Cruz Sur de Bariloche e il Racing de Trelew, una squadra professionistica con cui Roa ha battuto i record di precocità del ‘Kun’ Aguero e di Antonio Erburu che hanno disputato il loro primo match ufficiale rispettivamente a 15 e 14 anni. Quei sette minuti hanno fatto entrare nella storia del calcio argentino Roa, che secondo le regole dell’AFA però a quell’età non avrebbe mai potuto debuttare del massimo campionato.