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Fenerbahçe: spari contro Topal, salvato dai vetri anti-proiettile

E’ l’ennesimo episodio di violenza nei confronti della società turca. Nel mirino è finito il centrocampista 29enne, finito nel mirino di ignoti mentre viaggiava in auto. In precedenza ignoti avevano ferito l’autista del bus della squadra.
A cura di Maurizio De Santis
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I vetri anti-proiettile hanno salvato la vita a Topal del Fenerbahçe
I vetri anti-proiettile hanno salvato la vita a Topal del Fenerbahçe

Mehmet Topal ha rischiato la vita. A raccontare i dettagli dell'episodio raccapricciante è stato il sito Hurriyet: il mediano, 29enne, aveva appena lasciato il centro sportivo per gli allenamenti, era al volante della sua auto quando ignoti gli hanno esploso contro colpi di pistola. A salvare il centrocampista del Fenerbahçe e della nazionale turca sono state solo le dotazioni di sicurezza della vettura: i vetri antiproiettile hanno fermato le pallottole che avrebbero potuto centrare il giocatore divenuto bersaglio dei killer. L'uomo, 29enne, sta bene: se l'è cavata solo con un grande spavento e per fortuna è uscito illeso dal veicolo preso d'assalto nel distretto di Sancaktepe, a Istanbul.

Topal ha sporto denuncia alle forze dell'ordine che hanno fatto scattare immediatamente le indagini. Per adesso non c'è traccia precisa degli aggressori ma gli agenti stanno ispezionando le immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza e, al tempo stesso, setacciando gli ambienti più caldi delle tifoserie. Turbata per l'ennesimo atto di violenza, la società turca ha diffuso un comunicato nel quale, oltre a condannare con forza l'accaduto, lo che definisce un "attacco terroristico".

Non è la prima volta che il Fenerbahçe subisce attacchi da parte di ignoti, l'ultimo precedente risale allo scorso 4 aprile. Questa volta a essere presa di mira fu tutta la squadra: il bus a bordo del quale viaggiava, al rientro da una trasferta a Rizespor, era stato preso di mira da uomini armati (anche allora vennero esplosi colpi d'arma da fuoco) che avevano perfino ferito l'autista della società. Per quell'atto la Federcalcio turca prese una posizione molto netta e decise di sospendere il campionato di calcio per una settimana. Non è finita perché un paio di settimane dopo, nella notte del 25 aprile, la sede del Fenerbahçe ad Ankara venne assalita sempre da ignoti che danneggiarono i vetri e altre suppellettili.

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