Felipe Melo, Floccari, Viviano, Coutinho: alcuni nomi importanti tra gli esuberi del nostro calcio

In un calcio che è sempre più in difficoltà per conti e bilanci che non riescono più a vedere la la parola "attivo" oramai da anni, incidono moltissimo anche le cosiddette "rose" eccessive, dove al di là dei classici 16-18 titolati, la lista include molti più giocatori. Alcuni arrivano da investimenti sbagliati di anni addietro, altri sono rientri di fine prestito, altri ancora sono i nuovi acquisti voluti da tecnici appena arrivati, altri sono scelte societarie che vanno incontro a "favori" verso società amiche o a procuratori con cui si hanno "linee dirette" per arrivare ad altri campioni. Fatto sta che anche in questa estate torrida di un calciomercato che viene fatto con il contagocce, molte società di serie A presentano una lista quasi infinita di giocatori tesserati e – al di là dei desideri dei tifosi che aspettano il ‘nome' di prestigio – devono più pensare a sfoltire le rose che a inserire altri elementi.

L'ITALIA DEGLI ESUBERI – Gli esempi sono tanti e quello degli "esuberi" (orribile termine per definire i giocatori in eccesso) è un problema che il nostro calcio si porta dietro da moltissimi anni. Già nel 2009 si contavano oltre 450 giocatori in eccesso che le società dovevano piazzare in altre categorie o all'estero. Anche nel 2010 il "parco" dei panchinari contava circa 300 unità, quasi le stesse di quest'anno dove però si sono aggiunti alcuni nomi di grandi club che hanno fatto quasi "scandalo". Ecco perchè bisogna riflettere anche su questo aspetto, non marginale, che inquadra il nostro calcio tra i più popolati d'Europa malgrado il prestigio della serie A e gli ultimi risultati internazionali hanno fatto perdere molto appeal. E allora, perchè comunque si continuano a ingaggiare giocatori? Perchè dall'estero si fanno contratti anche a comprimari che poi non vedranno mai la prima squadra? Perchè i nostri club sono "disposti" a pagare tanto i giocatori che poi non si riesce più a vendere per cartellini troppo onerosi?

IL CATTIVO ESEMPIO DEL NOSTRO CALCIO – La risposta è semplice: gli "esuberi" sono un tarlo pesante all'interno del sistema del nostro movimento calcistico tanto che proprio gli stipendi a molti giocatori sono un problema che pesa tantissimo alla voce bilanci di fine esercizio. Inoltre, in Italia c'è una struttura differente rispetto all'estero dove sono molto più attenti alle gestione dei giocatori in rosa. La più importante differenza tra il calcio italiano e quello straniero non è nella divisione dei diritti televisivi, e nemmeno nel numero di trofei, ma nei contratti professionistici: che in Italia sono molti di più e più alti rispetto a quelli di Germania, Inghilterra o Spagna. Considerando la base delle 132 squadre professionistiche tra Serie A, Serie B e Lega Pro, in Italia i giocatori iscritti fanno collassare con i loro stipendi, il sistema. Anche se la Uefa impone una rosa da 25 elementi per le competizioni internazionali con le squadre che giocano in Champions o Europa League che non possono avere più di venticinque iscritti nelle famose ‘liste', il nostro movimento non sembra tenerne conto.
GLI ESUBERI BIG E IL ‘CASO' PALERMO – Ogni società di serie A vanta ad oggi, giocatori che probabilmente non saranno nelle liste definitive di inzio stagione perchè verranno ceduti in prestito, venduti o svenduti, pur di ridurne il numero a disposizione. Se la ‘palma‘ di società con il maggior numero di esuberi è certamente il Palermo di Zamparini, anche alcuni ‘top club' però hanno nomi di primissimo piano, come la Juventus o l'Inter. Nel club bianconero, soprattutto dopo l'ingaggio di Vidal alla Juve è di troppo il brasiliano Felipe Melo, rispedito a casa dal ritiro della squadra insieme all'italobrasiliano Amauri.

Per entrambi nessun futuro alla Juventus ma solamente l'intenzione di Marotta di riuscire a venderli cercando di limitare i danni di un investimento oggi ritenuto inutile. Nell'Inter di Moratti, invece, gli ‘esuberi' portano il nome di Philippe Coutinho, il "nuovo Kakà", il 19enne brasiliano dal talento cristallino che non ha ancora avuto l'occasione per mostrarlo, tanto che il club nerazzurro sta valutando l'idea di ‘piazzarlo' in provincia in attesa di capire se varrà poi la pena riprenderlo in rosa. All'Inter, "di troppo" c'è anche il portiere titolare della Nazionale, Emiliano Viviano in nerazzurro per un errore dei dirigenti del Bologna nelle buste: l'ex rossoblù non è nei piani di Gasperini per la presenza di Julio Cesar e la sua presenza crea problemi di gestione in porta, tanto da essere una ‘pedina' di mercato malgrado sia uno tra i più promettenti talenti di numeri 1 prodotti dal nostro calcio negli ultimi 10 anni.
LA ROSA DEGLI ESUBERI: QUANTI CAMPIONI – Poi, dicevamo del Palermo. una rosa infinita, nata dalla vulcanica attività di Zamparini nell'acquistare negli anni molti giocatori, alcuni sconosciuti e mai esplosi, altri con numeri nel proprio repertorio ma non funzionali al nuovo progetto rosanero. In totale, gli ‘esuberi' del Palermo sono 26 giocatori: una marea rosanero tra cui brillano i nomi di Lanzafame, Dellafiore, Guana, Munari, Raggi, Rubinho. Tutti tesserati che farebbero la fortuna di qualche medio-piccola società. Oltre al Palermo, anche il Lecce ‘vanta' almeno 10 esuberi (tra cui Diamoutene e Cacia); il Genoa 9 (tra cui Jankovic, Rudolf e Acquafresca in prestito al Bologna); altrettanti li hanno il Chievo (tra i nomi, c'è Bentivoglio) e la Juve (oltre i già citati Amauri e Melo, ci sono Almiron, Motta, Iaquinta, Grygera). A 9 esuberi c'è anche la Roma (con Simplicio, Rosi, Okaka e Menez) e il Siena (con Codrea in lista).

Poi, a 8 esuberi, seguono il Cesena (Bogdani il leader dell'elenco), la Lazio (tra cui Floccari, Foggia, Makinwa, Zauri, Garrido), il Napoli (Bogliacino, Cigarini, Sosa,Mannini), l'Udinese (Floro Flores, Candreva, Obodo). Infine, altre società hanno nomi importanti in lista come l'Atalanta (Bjelanovic), il Bologna (Gimenez), la Fiorentina (Frey).
ECCO LA SQUADRA CHE NESSUNO VUOLE – Fatto il lungo elenco della spesa, ecco che si può così stilare anche una "nazionale degli esuberi" con una formazione di tutto rispetto:
In porta, VIVIANO (panchina per Frey e Rubinho). Difesa a 4 con (da sinistra a destra) SANTON, GRYGERA , FELIPE, MOTTA (panchina Zauri, Diamoutene, Rinaudo, Raggi). Registra davanti alla difesa, FELIPE MELO, mentre i tre di centrocampo sono tre trequartisti di qualità COUTINHO, CANDREVA, MENEZ (in panchina Lanzafame, Mariga, Obodo, Cigarini, Jankovic). Infine l'attacco: FLOCCARI e AMAURI (Floro Flores e Toni in panca). A leggerla così potrebbe essere tranquillamente una squadra di mezza classifica di serie A e invece è composta da giocatori che oggi nessuno vuole più. Fate voi….