Felipe, dopo il no dell’Udinese un presente da chioccia alla Spal
Il tecnico della Spal, Leonardo Semplici, è stato chiaro in fase di impostazione della nuova stagione in A: alla squadra serve mantenere l'entusiasmo e la freschezza della promozione, ma anche una base di esperienza per colmare i gap di un campionato che comporta un salto qualitativo notevole. Detto, fatto. Tra i primi acquisti, ecco Felipe, difensore brasiliano, ma a tutti gli effetti italiano, sia di passaporto (grazie a un bisnonno di origine padovana), sia di formazione calcistica.
Gli inizi nel calcio a 5, la scoperta di Gerolin
Come molti coetanei, il classe '84 Felipe, fino a 13 anni, non è stato minimamente sfiorato dall'idea del calcio a 11. Il calcio a 5 era il suo mondo, ma è bastato che approcciasse il campo più grande per essere subito scovato da Manuel Gerolin, coordinatore degli osservatori dell'Udinese. Lì è cominciata la sua avventura nel calcio italiano. Approda nelle giovanili della società friulana, cresce a vista d'occhio, si fa apprezzare. Nell'aprile del 2003, a 18 anni fa il suo esordio in serie A, l'anno dopo totalizza 16 presenze, quindi titolare a partire dal 2004-2005. E l'anno successivo, con lo storico approdo dei bianconeri in Champions, gioca anche la fase a gironi contro il Barcellona. La rottura con l'Udinese arriva a fine 2009, dal gennaio successivo passa a Firenze e anche qui gioca la Champions. Con i viola, però, l'amore non sboccia: prima il prestito di sei mesi al Cesena (7 presenze), poi il ritorno nel 2011-2012 condito da appena 3 gare disputate. L'anno successivo si rilancia a Siena e quindi gli arrivano le chiamate prima del Parma, poi dell'Inter dove trascorre sei mesi a inizio 2015. Il ritorno all'Udinese è storia recente: ultime due stagioni vissute da protagonista (58 gare e 2 gol) e la speranza, mal riposta, di chiudere la carriera in bianconero prima della chiamata della Spal.
Continuità ed esperienza
Le doti migliori di Felipe sono la continuità di rendimento e l'affidabilità. Qualità non da poco per uno che di mestiere fa il difensore centrale, chiamato a far compiere il salto di qualità alla giovane retroguardia dei ferraresi. Abile di testa, difficile da superare nell'uno contro uno, possiede anche la capacità di farsi valere nelle aree avversarie. L'anno scorso ha chiuso con 32 gettoni, 5.86 di media, 5.84 di fantamedia, 1 gol, 1 assist e 9 ammonizioni.
Cosa fare al fantacalcio
Acquistare un paio di titolari sicuri delle medio-piccole è il modo migliore per risparmiare sul budget, completare il reparto e non restare mai a corto di giocatori schierabili. Ecco perché Felipe potrebbe essere uno dei nomi da tenere in considerazioni per la casella di sesto, settimo difensore.