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Felipe Anderson da applausi, Milinkovic è spento. La Lazio non sfonda con la Dinamo

La Lazio non va oltre il 2-2 contro la Dinamo Kiev. I gol di Immobile e Felipe Anderson non bastano ai biancocelesti per battere gli ucraini andati in gol con due perle di Tsygankov e Moraes. A fare la differenza la pessima partita giocata da Milinkovic-Savic e le troppe disattenzioni difensive per gli uomini di Simone Inzaghi.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Dimenticare la sconfitta in campionato contro la Juventus e ripartire comunque dall’ottima gara giocata contro i bianconeri. Era questo l’obiettivo della Lazio alla vigilia di questo ottavo di finale di Europa League contro la Dinamo Kiev. La sfida tra i biancocelesti e gli ucraini è terminata con il punteggio di 2-2 grazie ai gol di Immobile e Felipe Anderson per la Lazio e Tsygankov e Moraes per la Dinamo. Simone Inzaghi ha cambiato pochissimo rispetto al match con i campioni d’Italia preferendo però dal primo minuto Felipe Anderson allo spagnolo Luis Alberto e Murgia a centrocampo. Per il resto confermato Lukaku lungo l’out sinistro con Basta a presidiare la corsia destra.

Per gli ospiti invece, il 4-2-3-1 di partenza ha visto nuovamente in attacco la presenza di Basedin e del capitano Morozyuk lungo sulla sinistra con il classe 1998 Shaparenko come trequartista. Gara subito vibrante e impostata all’attacco dalla Lazio che si è resa più volte pericolose dalle parti del portiere della Dinamo Boyko con Felipe Anderson imbeccato dalle tante incursioni in accelerazione di un Dusan Basta apparso in condizione. Tra i 22 in campo, straordinaria la gara giocata da Felipe Anderson, uno dei migliori in campo insieme a Tsygankov. Male invece la prestazione di Milinkovic-Savic apparso svogliato e mai entrato in partita. Ma andiamo allora a vedere con ordine i top e i flop di questo Lazio-Dinamo Kiev d’andata valido per superare gli ottavi di finale di Europa League.

I migliori in campo all’Olimpico

Felipe Anderson merita un posto da titolare

Aveva la voglia matta di essere nuovamente protagonista e dimostrare a Simone Inzaghi che ha fatto bene a puntare su di lui e non su Luis Alberto in questo ottavo di finale. Felipe Anderson ha giocato in modo perfetto ed è stato il giocatore che ha sempre acceso la miccia contro la Dinamo facendo vedere ancora una volta la sua grande importanza tra le linee grazie alla sua buona condizione fisica che gli consentiva di poter fare giocate veloci e imbeccare tante volte gli inserimenti dei centrocampisti come Murgia e Milinkovic-Savic.

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Ma chi è stato maggiormente agevolato dalla presenza del brasiliano in campo sulla trequarti, è stato proprio Ciro Immobile che proprio grazie ad un assist al bacio pazzesco del brasiliano, è riuscito a realizzare il gol dell’1-1.

Il numero incredibile di tocchi di palla di Felipe Anderson contro la Dinamo (WhoScored)
Il numero incredibile di tocchi di palla di Felipe Anderson contro la Dinamo (WhoScored)

Ma il vero capolavoro lo mette a segno con il gol del 2-1 realizzato dopo essere stato imbeccato al meglio da Milinkovic-Savic trafiggendo un incolpevole Boyko. Il brasiliano, dopo questa partita, adesso sarà un piacevole dilemma per Inzaghi che non può più tenerlo in panchina.

E’ un cecchino infallibile Immobile

Se avessimo dovuto giudicare la gara di Immobile, solo basandoci sul primo tempo, sicuramente l’attaccante della Lazio sarebbe finito tra i flop dell’Olimpico con uno score di zero tiri in porta.

Ma proprio come capita con i grandi campioni, alla prima occasione, al primo tiro e al primo movimento giusto all’interno dei due centrali della difesa ucraina, il capocannoniere della Serie A è andato in gol trafiggendo l’estremo difensore degli ospiti su un assist perfetto di Felipe Anderson.

I dati relativi alla gara di Immobile (SofaScore)
I dati relativi alla gara di Immobile (SofaScore)

Un gol che di fatto ha acceso l’entusiasmo della squadra biancoceleste e dello stesso Immobile che si era reso protagonista di un’altra occasione prima del raddoppio dello stesso fantasista brasiliano per il gol del 2-1. Calciatore sempre più decisivo che ha una media gol spaventosa e che adesso si candida seriamente a puntare a quella Scarpa d’Oro che sarebbe un sogno per lui.

Tsygankov e Moraes piacevoli sorprese Dinamo

Calciatore a dir poco interessante, uno dei migliori tra le fila della Dinamo Kiev. Un cambio di passo spaventoso, una capacità d’inserimento degno di un top player e la prontezza di un calciatore che sembra davvero pronto per un salto di qualità importante magari in una squadra più ambiziosa degli ucraini. Tsygankov, oltre al gol del momentaneo vantaggio degli ospiti, arrivato grazie ad una rete di tacco a dir poco rocambolesca, è stato sempre uno dei più pericolosi tra le fila della Dinamo.

Cross, continui fraseggi con la punta e quella capacità incredibile di saltare l’uomo che soprattutto nella seconda frazione ha messo in difficoltà un Dusan Basta che infatti nella seconda parte di gara è apparso meno brillante del primo tempo e sostituito da Patric. Ma oltre alla grande prova di Tsygankov, non possiamo non menzionare tra i migliori Junior Moraes che da nulla è riuscito ad inventarsi il gol del 2-2 in modo a dir poco fantastico. Era da poco entrato in campo al posto di uno spento Shaparenko ed ha sorpreso la difesa biancoceleste.

I flop di questo Lazio-Dinamo Kiev

Lukaku e Wallace da incubo sul gol della Dinamo

Tsygankov ha avuto il tempo di calciare in porta, sbagliare e ribadire in porta (col tacco) il gol del vantaggio. La colpa? Sicuramente di una difesa della Lazio che ha visto in Lukaku e Wallace i due colpevoli capaci di regalare un ‘gollonzo’ assolutamente evitabile alla Lazio. Il primo, il terzino sinistro belga, non è riuscito a chiudere la diagonale su un cross dalla sinistra che ha consentito a Biesedin di mettere al centro dell’area di rigore biancoceleste un assist di testa che ha visto fiondarsi Tsygankov come un fulmine dalle parti di Strakosha e sorprendere Wallace.

Lo schieramento iniziale delle due squadre (SofaScore)
Lo schieramento iniziale delle due squadre (SofaScore)

Il centrale della Lazio infatti ha stretto troppo al centro in occasione del colpo di testa Biesedin, lasciando colpevolmente solo il numero #15 della Dinamo che indisturbato è riuscito a realizzare il gol del momentaneo vantaggio della squadra ucraina. Entrambi assolutamente bocciati. Male anche De Vrij, non in grado di uscire in tempo per contrastare il tremendo sinistro, finito in rete, da parte di Moraes.

Shaparenko non illumina la Dinamo

Timido, forse anche un po’ impaurito dall’assordante tifo dei tifosi della Lazio per tutta la gara. Fattori che hanno probabilmente bloccato l’estro e la fantasia di un calciatore alla vigilia molto atteso dalla Dinamo Kiev come Shaparenko. Il baby talento classe 1998, schierato come trequartista nel 4-2-3-1 di partenza, è stato sempre scavalcato dai tanti palloni vaganti sempre preda però della difesa biancoceleste che non gli hanno consentito di inventare qualche giocata illuminante per la punta.

La gara di Shaparenko (SofaScore)
La gara di Shaparenko (SofaScore)

Spesso l’abbiamo visto anche andare a coprire lungo l’out destro per placcare lo scatenato Basta che soprattutto nel primo tempo è riuscito a mettere alle corde la difesa ucraina che ha fatto fatica a bloccare le sue iniziative offensive. Il numero #40 della Dinamo Kiev ha provato anche ad essere pericoloso tra le linee ma sia De Vrij che Wallace, sono sempre stati bravi a chiudergli ogni spazio potenzialmente pericoloso. Da rivedere, ma non ci sentiamo di bocciarlo completamente.

Non il solito brillante Milinkovic-Savic

Non è stato il Milinkovic-Savic che tutti noi conosciamo. Un lampo importante nell’arco di 90 minuti non bastano per giustificare una partita al di sotto delle sue possibilità. Oltre all’assist servito a Felipe Anderson in occasione del momentaneo vantaggio per 2-1 della Lazio, il serbo non ha giocato una buna partita. Spento e superficiale, a volte sbagliava anche dei palloni semplici, appoggi banali, che hanno messo in evidenza anche una condizione atletica precaria che forse oggi non lo aiuta.

Il numero di passaggi chiave di Milinkovic-Savic (WhoScored)
Il numero di passaggi chiave di Milinkovic-Savic (WhoScored)

Uno dei calciatori più forti della rosa dei biancocelesti, ha penalizzato Simone Inzaghi in una serata importantissima per il prosieguo della stagione della Lazio che forse non si sarebbe mai aspettato di vedere uno dei suoi calciatori più rappresentativi così spento. C’è da dire, che la difesa della Dinamo Kiev, è stata molto attenta ai suoi movimenti e a quelli di Immobile. Entrambi infatti (un assist e un gol) si sono visti solo in queste due occasioni. Ma il serbo avrebbe dovuto fare di più.

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