Fassone a Pallotta: “Sono sbalordito”. E il presidente della Roma si scusa con il Milan
Il politically correct, che tanto va di moda, oggi è scomparso dalla Serie A. Il presidente della Roma James Pallotta, in un’intervista rilasciata a Sirius XM, ha criticato aspramente la nuova società del Milan dicendo: “Non ha senso quello che stanno facendo, non hanno i soldi per comprare la squadra visto che ne hanno presi 300 di milioni in prestito a un interesse piuttosto alto. Stanno spendendo e a un certo punto pagheranno le conseguenze. Qualificarsi alla Champions League non sarà abbastanza. Sono gli unici in Serie A che stanno perdendo la testa”.
La risposta di Fassone a Pallotta
La risposta ufficiale del Milan è arrivata a stretto giro. L’a.d. rossonero Fassone ha risposto punto per punto alle accuse rivolte al Milan dal proprietario del club giallorosso, da cui non pensava di essere attaccato e a cui ha fatto sapere che le cifre che ha tirato in ballo sono ampiamente sbagliate:
Sono sbalordito. Io lavoro per il Milan 20 ore al giorno, quando il presidente vorrà, io sono qui in Italia e sono pronto a confrontarmi sui bilanci nostri e della Roma. Sono pronto al confronto e a imparare se necessario, ma le critiche fatte così mi danno fastidio.
Quando ho letto queste dichiarazioni sono rimasto sbalordito: prima per lo stile, perché è inusuale che un club attacchi in maniera così diretta e con questa terminologia una consorella; poi per le imprecisioni contenute in queste dichiarazioni. La mia reazione è stata di sbalordimento. Sentir dire che la proprietà del Milan non ha i soldi per comprare il club, quando si sa che qualunque operazione viene fatta con la leva finanziaria. E poi, cifre totalmente sbagliate, la parte relativa al fondo di Elliott è di 180 milioni sui 740 complessivi del club.
Fassone parla dei debiti della Roma
Nel video postato sulla pagina Facebook del Milan Fassone ha replicato con durezza punto per punto a tutte le affermazioni fatte da Pallotta, a cui ha ricordato che la Roma ha un indebitamento superiore rispetto al Milan:
Non so a cosa si riferisce quando dice che pagheremo le conseguenze. Non so se si tratti di una minaccia. Noi abbiamo emesso un bond di 50 milioni di euro che è totalmente destinato alla campagna di quest’estate. Siamo ampiamente al di sotto del consumo del bond stesso, e poi ci sono piani pluriennali che abbiamo presentato al Cda composto da elementi che rappresentano la più totale garanzia. Sono minacce, se di minacce si tratta, che respingo al mittente”.
Io non so come Pallotta possa pensare che gli stipendi possano prima o poi essere uguali ai ricavi. Tutto il nostro piano prevede una soglia del 50-60% sui ricavi e noi siamo partiti da una soglia molto bassa, perché abbiamo ereditato una rosa con stipendi che erano al di sotto di un’asticella competitiva. E poi il livello di indebitamento del club è di 120 milioni, straordinariamente migliore rispetto a quello della Roma che, essendo quotata in Borsa, ha la sfortuna di avere il bilancio pubblico. Non mi permetto di commentarlo, ma tutti possono vedere il livello di indebitamento che ha. Noi non siamo tifosi, siamo freddi. Ogni investimento è calcolato: chi abbiamo preso dà valore alla società; quando si acquista o si vende si guardano anche gli asset in pancia e i nostri asset sono quasi del tutto i giocatori, in gran parte giovani e di grande potenziale.
Pallotta si scusa con il Milan
Dopo aver letto la risposta di Fassone, James Pallotta ha chiuso la polemica con il Milan e, dopo aver scatenato un polverone, si è scusato con il club rossonero dicendo:
Mi scuso se ho avuto informazioni imprecise. Tengo molto al calcio italiano e al suo ritorno ai vertici. A questo proposito, mi aspetto che tutti i club diano il proprio contributo verso un campionato più forte, come stiamo facendo noi della Roma. Auguro al Milan e ai suoi nuovi proprietari le migliori fortune e attendo con piacere che la sua dirigenza e la nuova proprietà collaborino in maniera incisiva per lo sviluppo della Serie A.