Fantacalcio: top e flop della 4a giornata Serie A 2013/2014

E' finita anche la quarta giornata di serie A con il posticipo scoppiettante di San Siro che ha visto trionfare il Napoli di Higuain sul Milan di Balotelli. Perfetta chiusura di un'altra giornata vissuta tra tante emozioni e molte sorprese. Ad iniziare dai tre anticipi del sabato dove i fuochi d'artificio sono arrivati soprattutto in Cagliari-Sampdoria, 2-2 nei minuti conclusivi del match. Poi domenica, a mezzo giorno lo show straordinario dell'Inter col Sassuolo e i 7 gol da record della squadra di Mazzarri. Infine, la vittoria di misura della Juventus grazie a Llorente, un Torino impavido corsaro a Bologna, il derby capitolino dove la Roma ha imposto il proprio potere sulla Lazio. Con tantissimi protagonisti in positivo e altrettante delusioni. Andiamole a vedere nella consueta cornice della ‘Top 11' e della ‘Flop 11', ruolo per ruolo inserendo i migliori e i peggiori di giornata.
LA TOP 11 (3-4-3)
Portiere – Pepe Reina (Napoli).
Non poteva che essere lui, l'eroe tra i pali di giornata. Strepitoso nei 90 minuti, fenomenale nel fermare il tiro dagli undici metri sul rigore parato a Sua Maestà l'infallibile Mario Balotelli. Per lo spagnolo del Napoli nessuna pecca, grande prestazione e un bonus importante che avrà di certo fatto la fortuna di chi l'ha schierato in campo contro ogni previsione e cabala: il Napoli, a Milano contro i rossoneri, non vinceva dal 1986. Con Reina è tornato a farlo! Superbo
Difesa
Balzaretti (Roma) – E' stato l'uomo-derby, determinante per la vittoria della Roma sulla Lazio. Schierato a sinistra da Garcia, ha spinto più e meglio del suo compagno di reparto Maicon, proponendosi al meglio in una gara delicatissima. Strepitoso al momento del gol, di rara fattura tecnica colpendo al volo d'istinto una corta respinta di Marchetti. E' a lui che i tifosi giallorossi possono intitolare la stracittadina vinta. Coraggioso.
D'Ambrosio (Torino) – Oramai sembra diventato un appuntamento fisso con l'esterno granata che Ventura mette spesso a centrocampo con licenza di pungere in avanti. Dopo il Milan, è caduto anche il Bologna e D'Ambrosio ha timbrato la seconda rete in questo campionato in 4 gare. Una manna per un difensore perchè certi bonus possono fare la differenza tra una vittoria e una sconfitta. Goleador.
Cacciatore (Verona) – Malgrado la sconfitta di Torino contro la Juventus dei Tevez e dei Llorente, è lui ad essersi ritagliato uno spicchio di popolarità allo Juventus Stadium facendo correre una doccia fredda sulla schiena di Mister Conte. Mandorlini l'aveva detto alla vigilia: con la Juve ci vorrebbe una gara attenta e quel pizzico di fortuna. Si è dimenticato di aggiungere Cacciatore. Impavido.
Centrocampo
Fernandez (Fiorentina) – Nella squadra di Montella che sbanca Bergamo un posto per lui c'è eccome. Ha il merito di aprire le danze contro l'Atalanta e permettere una gara in discesa per i Viola che poi raddoppieranno con Pepito Rossi. Il suo gol gli permette un voto alto grazie al bonus ma anche la prestazione è stata più che convincente. Potrebbe ripetersi con l'Inter giovedi sera. Prezioso.
Rigoni (Chievo) – E' forse il suo il gol più bello di giornata con una palombella che regala i primi tre punti ai clivensi. Peccato che il tiro sia stato deviato ma l'intuizione è di quelle vincenti. Sempre propositivo, è un punto di riferimento nel centrocampo scaligero. Faro
Alvarez (Inter) – Tra i migliori nella goleada nerazzurra, il Ricky ‘Maraviglia' si è proposto come rifinitore e come bomber. Sopraffino il suo gioco di gambe in area di rigore in occasione dell'assist per il primo gol di Milito. Continuo anche nella prestazione, come seconda punta si trova a meraviglia con Palacio. Rinato
Cambiasso (Inter) – Secondo nerazzurro che per merito entra nel centrocampo dei top. Splendido il gol soprattutto perchè arriva da piedi non certo sopraffini che suggella una gara votata come sempre al sacrifico e al recupero infinito di palloni. Difficilmente trova spazio nei tabellini preferendo mandare a segno i compagni. Generoso
Attacco
Gabbiadini (Sampdoria) – Il suo gol è più un autogol di Agazzi ma il ‘Gabbia' c'è e si vede. Su di lui la Sampdoria affida le proprie armi offensive e su di lui Delio Rossi si è aggrappato anche nel momento del bisogno con la gara compromessa. Sarà un caso, ma è suo il tiro che mette in crisi il portiere del Cagliari e riapre la partita. Fortunato.
Milito (Inter) – L'argentino difficilmente sarà stato messo in campo dai fantallenatori perchè partiva dalla panchina e non era certa la sua presenza in campo. Ma con un giocatore così, la fiducia è dare sempre. Chi l'ha fatto ha goduto per una prestazione maiuscola e due gol da vero rapinatore d'area. Principesco.
G. Rossi (Fiorentina) – Nel fantattacco della Top con Milito farebbe coppia micidiale. Perchè Pepito sa giocare ovunque e con chiunque. E adesso segna pure. E tanto. Con la media di minuti giocati e gol fatti è più letale dei vari Higuain, Tevez e compagnia bella. Cecchino.

LA FLOP 11 (3-4-3)
Portiere – Pomini (Sassuolo) ha conquistato lo scettro di peggior portiere di giornata. Dopotutto con sette gol al passivo nemmeno Hulk sarebbe riuscito a sovvertire tale pronostico. E nemmeno le papere colossali di Agazzi (Cagliari) gli hanno tolto il gradino più alto del podio. Colabrodo.
Difesa
Pucino (Sassuolo) – Ancora neroverde per la Flop 11 ma non poteva essere diversamente. Anche perchè il difensore degli emiliani nella fallimentare partita contro l'Inter segna anche un'autorete al povero Pomini: al danno (di un voto negativo) la beffa (di un malus pesante). Improponibile.
Dias (Lazio) – A suo discapito l'espulsione rimediata nel derby. Forse ingiustamente ma tant'è: il malus pesa come un macigno e aggrava una prestazione non certo indimenticabile. Sfortunato.
Rossini (Sassuolo) – C'è anche lui nella Flop 11 di giornata. Una prestazione da dimenticare per l'ex Sampdoria che sembrava un dilettante allo sbaraglio preso per il naso da palacio e compagni. Mai un intervento decisivo, mai una palla recuperata. Inguardabile.
Centrocampo
Missiroli (Sassuolo) – Continuiamo con i neroverdi di Di Francesco: E dire che Missiroli è un punto fermo del Sassuolo, un giocatore cui il tecnico non rinuncerebbe mai. Ha provato anche il tiro (si fa per dire) verso Handanovic ma anche per lui è stata una domenica maledetta. Traditore.
Magnanelli (Sassuolo) – Difficilmente si dimenticherà presto di questo 0-7. Anche lui nel vortice nerazzurro che ha sbattuto sugli scogli la squadra emiliana. Doveva arginare l'impeto interista, ne è stato travolto senza mai porre resistenza. Invisibile.
Lodi (Genoa) – Liverani alla fine lo ha tolto un po' per disperazione un po' perchè non sapeva più che pesci prendere. Dopo l'esplosione nel derby, l'implosione contro il Livorno. Mai un guizzo, mai una giocata delle sue: sembrava un altro. Amletico.
Hernanes (Lazio) – Se la Lazio ha perso lo si deve anche a lui, al Profeta del ‘5', un voto meritatissimo che ha contribuito alla debacle della squadra di Petkovic. Mentre Totti e compagni facevano i leoni, lui si trasformava in pecorella. Mimetico.
Attacco
Cassano (Parma) – Fantantonio? No, poco ‘fanta' e molto ‘antonio' nel senso di un giocatore normale ai limiti della mediocrità. Con Amauri ha evidenti problemi di intesa, eppure Donadoni lo conosce bene sa bene come prenderlo e lui dovrebbe capire al volo come portare per mano questo Parma. Desapararecido.
Balotelli (Milan) – Sarebbe da Top11 ma solo per la sceneggiata ‘napoletana' di fine gara si merita di diritto un posto nell'attacco peggiore di giornata. Il migliore in campo per voglia, giocate, tentativi di andare in gol. Ma il fantacalcio è una cosa seria: un rigore sbagliato e un'espulsione non si possono lenire con qualche guizzo di classe. Isterico.
Klose (Lazio) – "Miro" ha perso la mira. Proprio nella gara più importante, nell'appuntamento clou. Da lui la Lazio si aspettava qualcosa di più di quanto fatto, di certo un guizzo dei suoi, un gol, un'azione devastante nella non irreprensibile difesa giallorossa. Invece, nulla di tutto questo con qualche errore di troppo sotto porta. Sprecone