Fantacalcio Attaccanti: da Toni a Di Natale, la vecchia guardia non tramonta

"AAA cercasi disperatamente attaccanti italiani, under30 e che facciano gol con continuità": il cartello è stato apposto virtualmente sul campionato di serie A, ormai da inizio stagione. Sufficiente scorrere la classifica dei capocannonieri per accorgersi di un dato incontrovertibile: il gol parla argentino, o la lingua dei bomber stagionati. Tevez e Icardi, a quota 15, sono i battistrada, alle loro spalle il connazionale Higuain con 13, raggiunto proprio nell'ultimo rendez-vous di scena allo stadio Bentegodi da Luca Toni. Il primo italiano ha 37 anni suonati e per raggiungere questo traguardo ha dovuto infilare le marce alte nel nuovo anno con otto gol realizzati da gennaio. Scorrendo ancora, a quota dodici – indovinate un po'? – un altro figlio dell'Albiceleste: l'emergente Dybala, affiancato dal milanista e francese Menez, che ha fatto incetta di conclusioni dagli undici metri (7 rigori realizzati). Leggermente staccati, a 10, si torna a parlare stabilmente italiano con l'udinese Di Natale, coetaneo di Toni, il granata Quagliarella, 32 anni all'anagrafe e finalmente la prima eccezione alla regola: il classe '91, Manolo Gabbiadini.
Proprio all'ex sampdoriano sono legate le principali aspettative del ct Conte che, a fine mese, dovrà affrontare un altro doppio appuntamento di qualificazione ai prossimi Europei. E in effetti l'altra (presunta) meglio gioventù azzurra sta faticando non poco a trovare un feeling stabile con la porta. Berardi e Zaza – rispettivamente del '94 e del '91 – sono entrambi a braccetto a quota otto, ma alternano periodi di alti e bassi in maniera inaffidabile; Destro ('91), un gradino più sotto, non ha trovato al Milan la situazione ideale per esprimere il suo talento; Paloschi ('90) ha battuto un colpo (anzi due) contro il Genoa, ma val la pena ricordare che si è trattato solo del quinto e sesto gol di quest'anno. Insomma situazione tutt'altro che rosea e che costringe i fantallenatori a scelte esterofile, ma soprattutto a una rimodulazione delle valutazioni dei (presunti) bomber nostrani.