Fair Play Finanziario, in arrivo una sanzione economica anche per il QPR

Non solo Italia. Prossimamente la scure del FPF targato UEFA si abbatterà anche sulla Premier League. Non è una ‘prima' assoluta, ma la notizia fa comunque scalpore in un calcio anglosassone che sta vivendo uno dei suoi più brutti periodi storici a livello internazionale con le delusioni provenienti dalle Coppe e alcuni costanti dissesti finanziari. Come l'ultimo accertato dagli ispettori dell'Uefa che hanno individuato nel Queens Park Rangers l'ultima irregolarità nei confronti dei parametri del Fair Play finanziario. Dopo le recenti notizie che hanno visto protagonisti due top-club del nostro calcio come Inter e Roma, adesso tocca al club londinese dover accettare le punizioni di Michel Platini che sembrano star colpendo in modo indiscriminato e con tolleranza zero tutte le realtà calcistiche fuori norma.
Il Queens Park Rangers dunque, rischia una multa di oltre 70 milioni di euro per aver violato le norme del fair play finanziario e la situazione del club inglese è in questi giorni sotto osservazione al quartier generale UEFA. Secondo quanto riporta la stampa anglosassone, in particolar modo il "Daily Mail", il club è in rosso per quasi 100 milioni di euro e non per i soli 14 milioni come la società aveva dichiarato a inizio mese. Il ‘trucco' svelato dall'UEFA consiste nel fatto che il proprietario del QPR, Tony Fernandes, avrebbe infatti considerato a parte 85 milioni di euro di vecchi prestiti, registrandoli come "voci eccezionali". Ma le regole della Lega inglese prevedono sanzioni severe e nessuna scorciatoia e per il Qpr potrebbe prospettarsi la multa più salata della storia del calcio.
Recentemente erano finite nel mirino delle sanzioni UEFA Inter e Roma con multe però che non supereranno i 6-7 milioni complessivi. In precedenza un altro club inglese era finito nelle verifiche del FPF, il Manchester City. Anche in questo caso, però, molto clamore e una multa in doppia cifra, così come per un'altra multinazionale del calcio continentale, il PSG dello sceicco Mansour che aveva provato ad aggirare le regole con delle ‘sponsorizzazioni' che poi si sono rivelati semplici escamotage per finanziare il club. Prima ancora, era stata la Spagna a registrare problemi di bilanci con il Malaga.