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Fabio Zamblera talento e sfortuna, dal Newcastle ai Dilettanti

La sfortunata parabola del talento cresciuto nelle giovanili dell’Atalanta che ha indossato anche la casacca dei bianconeri d’Inghilterra prima di tornare a giocare in Eccellenza.
A cura di Marco Beltrami
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Quando il talento si scontra con la sfortuna. Potrebbe essere questo il leitmotiv della carriera di Fabio Zamblera, ormai ex promessa del calcio italiano e non solo. Dopo aver calcato i prestigiosi palcosenici calcistici d'oltremanica, l'attaccante 25enne è tornato in Italia, passando così dalla Premier League al Campionato d'Eccellenza. Una storia fatta di potenzialità, speranze, e aspettative pesantemente condizionate dalla sfortuna per quella che è sembrata una vera e propria maledizione. E' la fine del gennaio 2008 è il giovane Zamblera, centravanti con margini di crescita importanti lascia il vivaio dell'Atalanta per approdare in Premier League alla corte del Newcastle. L'ennesimo prodotto del vivaio orobico dunque si tuffa in un'intrigante avventura calcistica che permette alla Dea di incassare un discreto tesoretto. Così Zamblera racconta quel passaggio: "Non sono scappato – riporta bergamocorriere.it -, il d.s. Osti e il presidente Ruggeri conoscevano la situazione. Volevo un contratto, mi dissero che era troppo presto. Così ho preso un'altra strada. Tornassi indietro, rifarei la stessa scelta".

Un affare celebrato dalla stampa inglese che elogia la bravura dei bianconeri d'Inghilterra nel prelevare l'interessante calciatore italiano. La prospettiva di confrontarsi con grandi giocatori e vestire la maglia del Newcastle fa da stimolo a Zamblera che viene spedito nel campionato riserve. "Il periodo di ambientamento è stato complicato, non conoscevo l'inglese e quando il mister mi parlava io non capivo. Ho fatto comunque bene il primo anno". Un'esperienza che gli regala la possibilità di partecipare ai Mondiali under 19 in programma nel 2008 in Repubblica Ceca, culminati con il raggiungimento del secondo posto. Le cose però in Inghilterra non vanno bene anche a causa dei rapporti non idilliaci con l'allenatore: "Invece non mi trovavo con l'allenatore. Loro comprano dall'estero, ma quando c'è da scegliere privilegiano gli inglesi".

Ecco allora il ritorno in Italia con gli attuali dirigenti della Juve Marotta e Paratici che lo portano alla Samp dove però viene chiuso, nonostante le buone prestazioni, da Pazzini e Marilungo finendo per cambiare ancora maglia. Inizia una nuova vita con la Primavera della Roma, ma in giallorosso si arriva il primo infortunio serio, a cui fa seguito la rottura del ginocchio al momento del ritorno al Newcastle. Da lì un vero e proprio calvario che dopo la rescissione del contratto con i bianconeri gli impedisce di accettare le proposte di Cittadella e Juve Stabia. Ecco allora la scelta definitiva di Zamblera: giocare in eccellenza con il Valcalepio: "Per il salto con i professionisti c'è tempo. Ho fatto un patto con mister Piraino. Se mi rimetto, porto la squadra alla salvezza". La nuova avventura però non è iniziata sotto i migliori auspici visto che subito è arrivato un infortunio muscolare dopo pochi minuti di gioco nel match contro la Stezzanese. La voglia di riscattarsi però è fortissima e Zamblera è pronto per rialzarsi e dimostrare di essere più forte di sfortuna e infortuni.

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