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Fabio Quagliarella testimonia contro il poliziotto stalker

Quagliarella oggi è andato in tribunale a Torre Annunziata dove ha testimoniato contro un agente della polizia postale per presunti ricatti.
A cura di Alessio Morra
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Non è un periodo semplice questo per Fabio Quagliarella, contestato a dir poco dai tifosi del Torino e sostanzialmente messo sul mercato dal presidente Urbano Cairo e dal d.s. Petrachi. L’attaccante napoletano oggi è volato a Napoli, da dove poi si è trasferito verso Torre Annunziata. Nel tribunale di quella città il giocatore, accompagnato dal papà Vittorio e dal suo avvocato Bartolini, ci è andato per testimoniare contro Raffaele Piccolo, agente della polizia postale, denunciato anche da una decina di vip e professionisti di Castellamare di Stabia, la città natale di Quagliarella. Piccolo viene considerato il ‘poliziotto stalker’ che a Quagliarella negli ultimi anni ha inviato numerosi messaggi, telefonate e lettere di minacce e insulti. Il calciatore ha chiesto di essere sentito subito dal pubblico ministero per dover stare lontano da Torino il minor tempo possibile, considerato anche che i granata saranno nuovamente in campo sabato contro il Frosinone.

Quagliarella sta vivendo una condizione davvero difficile a Torino e il viaggio a Napoli aveva addirittura costretto il club granata a far uscire una nota sul proprio sito ufficiale in cui si precisava che il giocatore: ‘sta usufruendo di un permesso speciale per testimoniare come parte lesa ad un processo’. L’attaccante, che a fine mese compirà trentadue anni, ha fatto arrabbiare Cairo e i tifosi del Torino per essersi scusato con i tifosi del Napoli, dopo aver trasformato un calcio di rigore al San Paolo. Le scuse successive non sono servite e domenica prima della sfida con l’Empoli con uno striscione inequivocabile la curva granata ha scaricato Quagliarella, che è a un passo dalla cessione. Petrachi ha acquistato Immobile e Quagliarella potrebbe essere ceduto alla Sampdoria o all’Udinese, ma piace anche alla Fiorentina.

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