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Fabio Cannavaro: “Cristiano Ronaldo? Un gesto bellissimo. Io però saltavo più in alto”

Rientrato a Napoli per l’evento benefico organizzato dalla sua fondazione creata insieme a Ciro Ferrara, l’ex capitano della nazionale campione del mondo ha commentato la splendida rete del portoghese della Juventus: “Un gol bellissimo e non è colpa del difensore. Il calcio è cambiato e non si possono fare paragoni, io però andavo più in alto”.
A cura di Alberto Pucci
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Non si è ancora spenta l'eco dello straordinario gol di Cristiano Ronaldo. Del colpo di testa del cinque volte Pallone d'Oro, che ha battuto la Sampdoria e regalato alla Juventus tre punti fondamentali, si sta infatti ancora parlando in diverse parti d'Europa e anche fuori dal nostro continente. Lo può confermare lo stesso Fabio Cannavaro: anche lui rimasto estasiato dallo stacco prorompente del portoghese.

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Tornato a Napoli per la quarta edizione del galà ‘Charity Night', organizzato insieme al fratello e a Ciro Ferrara per raccogliere fondi da destinare per l'acquisto di un'ambulanza, l'ex capitano della Nazionale campione del mondo ha così commentato la rete del fenomeno di Madeira: "Cristiano ha fatto un gesto atletico bellissimo e non è colpa del difensore. Io però andavo più in alto – ha scherzato Cannavaro, nell'intervista concessa a Sky Sport – Quando saltavo non guardavo solo la palla ma anche un po' l'avversario. Il calcio però è cambiato e non si possono fare paragoni".

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Il futuro ‘italiano' di Fabio Cannavaro

Durante l'evento andato in scena al Museo Nazionale Ferrroviario di Pietrarsa, Fabio Cannavaro ha parlato anche del suo lavoro attuale in Cina e della possibilità di vederlo in azione su una panchina italiana: "Sto lavorando per questo, sto facendo la mia gavetta – ha aggiunto l'ex difensore di Napoli e Juventus – Sono andato anche in Serie B in Cina dove ho vinto il campionato".

"Ho portato un club di Serie B in Champions, ora alleno una realtà diversa come il Guangzhou. Gioco la Champions, lotto per vincere titoli. È un calcio diverso, non c'è la stessa intensità e la stessa tecnica europea. Ma ci confrontiamo con squadre forti – ha concluso Cannavaro – Poi è normale, il mio obiettivo è tornare in Europa e sfidare i migliori allenatori del mondo".

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