Fa tutto Marcos Alonso: tra Fiorentina e Napoli termina con un pareggio
La trasferta di Firenze, dopo la sconfitta di Torino e il pareggio interno contro il Milan, rappresentava per il Napoli uno snodo cruciale per la corsa scudetto. L'obiettivo di Sarri era quello di rimanere a contatto con la fuoriserie juventina ed evitare di veder sempre più lontane le luci di posizione bianconere (a +3 in vetta). Anche per la Fiorentina, però, i novanta minuti che chiudevano la 27esima di campionato avevano un peso ben specifico, nella corsa al piazzamento Champions. I rispettivi obiettivi, uniti alla qualità dei ventidue in campo, hanno dato viva ad una partita intensa, piena di emozioni e sempre sul filo dell'equilibrio fino al novantesimo e anche oltre. Continua il momento "no" per la viola contro gli azzurri (non vince dal gennaio 2009), così come continua il trend negativo degli uomini di Sarri: senza vittorie per tre gare di fila in campionato e ora a meno tre dai campioni d'Italia.
Botta e risposta in un minuto
La sfida del "Franchi" è decollata dopo poco più di cinque minuti. Protagonista assoluto di questo inizio "sprint", è stato Marcos Alonso: autore del gol del vantaggio viola (testata vincente su corner di Borja Valero) e colpevole dello "svarione" che ha permesso a Higuain di ritrovare il gol e di rimettere in equilibrio la sfida. La rete numero 25 del "Pipita" non ha spento, però, il fuoco sacro della formazione gigliata. E' stato un primo tempo caratterizzato dall'agonismo sfrenato e dalla compattezza delle due squadre: molto corte e attente a non concedere spazi. La Fiorentina ha messo spesso in difficoltà Koulibaly e compagni, con un primo tempo tutto votato all'attacco. Il Napoli si è difeso con ordine e ci ha provato con qualche ripartenza importante: sfruttata male dagli azzurri, come nell'occasione intorno alla mezz'ora dove Callejon ha sbagliato il passaggio decisivo verso Allan.
Al 32esimo, su uno dei pochi errori di questa stagione di Koulibaly, la Fiorentina ha avuto sul destro di Kalinic la palla del vantaggio: gran conclusione che è andata a colpire la traversa a Pepe Reina battuto. L'undici di Paulo Sousa, grazie alla spinta di un Tello in versione "Camp Nou", ha colpito un secondo legno proprio con l'ex Barcellona: bravo a mettere a terra Ghoulam con una finta e ad indirizzare un sinistro morbido sull'incrocio dei pali. Dopo un colpo di testa centrale di Hamsik (minuto 42) e un sinistro fuori di poco di Badelj, Tagliavento ha mandato tutti negli spogliatoi concedendo 15 minuti di respiro ai ventidue protagonisti di un primo tempo intenso e dalle grandi emozioni.
Il doppio miracolo di Tatarusanu
Nel secondo tempo le fatiche dell'impegno europeo contro Tottenham e Villarreal hanno cominciato a farsi sentire, soprattutto tra gli uomini di Maurizio Sarri. Schiacciato nella propria metà campo, il Napoli ha inizialmente giocato più con l'orgoglio che con la consueta fluidità di manovra messa in mostra fino alla sfida tricolore dello "Stadium". Paradossalmente sono stati però proprio i partenopei ad avere la prima (doppia) occasione della ripresa. Prima Callejon e poi Higuain, hanno però dovuto applaudire il doppio miracolo di Tatarusanu: decisivo al 58esimo, con due prodezze pazzesche. La duplice chance ha dato coraggio al Napoli, abbassato il baricentro viola e riequilibrato parzialmente il trend della partita.
Con David Lopez e Bernardeschi in campo (al posto di Allan e Mati Fernandez), gli ultimi venti minuti di gara hanno regalato meno emozioni rispetto al primo tempo e alla parte iniziale della ripresa. Il Napoli si è fatto vivo al 69esimo con un gran tiro di Hamsik murato da Gonzalo Rodriguez, la Fiorentina ha risposto sei minuti più tardo con un destro alto di Vecino. A pochi minuti dal termine prima Marcos Alonso ha messo in soggezione la retroguardia partenopea, poi Higuain ha messo in porta il pallone del 2-1 ma in chiara posizione di fuorigioco. Nel recupero, ancora decisivo Tatarusanu su Insigne. Tre lampi finali di una partita che, nonostante il pareggio, hanno certificato le ambizioni delle due squadre.