Evra lincenziato dal Marsiglia dopo il calcio volante al tifoso
Sembrava potesse essere una esagerazione e invece è arrivata la conferma: Patrice Evrà paga a carissimo prezzo il folle gesto che lo ha visto triste protagonista con l'esagerata reazione ad un insulto rivoltogli da un tifoso. Il difensore francese, ex Juventus aveva colpito con un calcio volante in pieno volto il malcapitato ed era astato espulso dall'arbitro anche se il tutto era accaduto prima dell'inizio del match. Subito grande sdegno internazionale e nazionale, con una pronta squalifica al giocatore da parte della federcalcio francese e degli organismi internazionali.
Si era paventata anche l'ipotesi che il club di appartenenza di Evra, l'Olympique Marsiglia potesse arrivare anche a licenziare il proprio tesserato per condotta inaccettabile. Fatto, purtroppo per Evra, puntualmente accaduto. Proprio la società francese ha diramato un comunicato in cui ha spiegato come "indifendibile" il gesto del giocatore 36enne che ha messo a repentaglio il finale di una carriera fino ad oggi encomiabile.
Già la stampa transalpina aveva subito dato la propria sentenza inappellabile davanti all'insano gesto di Patrice Evra: "È indifendibile. Un gesto indicibile che potrebbe costargli caro", aveva titolato L'Equipé. Per l'altro giornale sportivo francese più conosciuto al mondo, France Football, si era ipotizzata questa conclusione finale, ovvero il licenziamento del giocatore: "Evra ha perso le staffe. È sempre più criticato per le sue prestazioni deludenti. Si tratta di un gesto che non resterà senza conseguenze".
Oltre al licenziamento, però, Evra rischia anche da un punto di vista personale: potrebbe infatti arrivare una sanzione "alla Cantona", che nel 1995 si beccò due settimane di carcere, sentenza ridotta in appello a 120 ore di servizio civile, e sette mesi di squalifica da parte della Football Association per un gesto simile contro un tifoso del Crystal Palace nel gennaio 1995.