Europeo Under 21, all’Italia non basta il cuore: in finale ci va la Spagna
In attesa del match di Madrid del prossimo 2 settembre, quando i "grandi" si giocheranno la testa del girone e la qualificazione mondiale, Spagna e Italia hanno dato spettacolo con le due formazioni Under 21 nell'Europeo polacco. Nella seconda semifinale di Cracovia, la squadra di Di Biagio ha giocato un buon primo tempo e sprecato alcune ottime occasioni, prima del tracollo della ripresa arrivato in inferiorità numerica e a causa della serata da urlo di Saul Niguez. Gli azzurrini tornano dunque a casa, dopo un Europeo di luci e ombre. Bene all'esordio, male con la Repubblica Ceca e benino (con fortuna) nella sfida decisiva vinta con i tedeschi. Come nella finale del 2013 a Gerusalemme, la Spagna si è dunque rivelata ancora una volta la nostra bestia nera. L'augurio è che Buffon e compagni, nella sfida del "Bernabeu", riescano a fare meglio e a conquistare tre punti fondamentali per la corsa mondiale.
Un primo tempo più azzurro che rosso
Senza Berardi e Conti squalificati, Di Biagio ritrova Caldara e ripropone Chiesa dall'inizio. Primo tempo positivo degli azzurrini, subito al tiro verso la porta spagnola proprio con il figlio d'arte: blocca a terra Arrizabalaga. Meglio gli Azzurri in avvio, pericolosi con una conclusione alta di Bernardeschi e con un cross insidioso di Benassi. La prima risposta della Spagna è di Deulofeu. Al 19esimo l'ex milanista converge sul destro e calcia centralmente senza impensierire Donnarumma. Molto più pericoloso Pellegrini, sul cui tiro Arrizabalaga compie un mezzo miracolo. Alla mezz'ora brivido per Di Biagio e per i tifosi azzurri presenti a Cracovia. Protagonista ancora Deulofeu, che evita il fuorigioco e da due passi grazia l'amico Gigio. Nell'ultimo quarto d'ora grande battaglia a centrocampo e ultimo squillo tricolore con Petagna: destro centrale bloccato senza problemi dal portiere iberico.
Sentenza Saul Niguez
Giallo in apertura per Gagliardini, dopo la mezza occasione di testa di Rugani. Scesa in campo con gli stessi effettivi, l'Italia ha preso lo schiaffo in faccia al 53esimo: palla filtrante per Saul Niguez e sinistro imprendibile del giocatore dell'Atletico Madrid. Una doccia fredda, anzi ghiacciata perché cinque minuti Gagliardini si è visto sventolare sotto il naso anche il secondo giallo e l'inevitabile rosso. Il vantaggio spagnolo è durato pochi minuti, esattamente come la gioia azzurra del pareggio di Bernardeschi. Ancora Saul Niguez, e questa volta con l'altro piede, ha beffato un Donnarumma apparso poco reattivo. La terza rete del fenomeno di Diego Simeone è arrivata al 74esimo: cross dalla sinistra e sinistro vincente di prima intenzione. Il tris delle Furie Rosse ha fatto calare i titoli di coda sullo spettacolo di Cracovia. Colpita nell'animo, senza più forze nelle gambe e con un uomo in meno, la nazionale azzurra è arrivata fino al novantesimo senza prendere ulteriori gol. Il poker, in effetti, sarebbe stato una punizione troppo pesante per i nostri ragazzi.