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Europa League, Spalletti: “Un buon girone, Roma a disagio in Europa”

Il tecnico giallorosso richiama all’ordine i suoi: “L’Europa League è vista da molti come una competizione che vale poco, ma dai quarti in poi diventa come la Champions”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Sorteggio di Europa League tutto sommato benevolo per la Roma: i giallorossi, inseriti nella seconda urna, potevano incrociare delle autentiche corazzate, prima fra tutte quel Manchester United autore di uno di quei 7-1 che il club capitolino ha incassato in Europa in tempi recenti. L'urna invece è stata favorevole: il Viktoria Plzeň è avversario che merita rispetto (qualche anno fa eliminò il Napoli), ma non irresistibile; l'Austria Vienna non è certo quella degli anni Settanta capace di arrivare in finale di Coppa delle Coppe prima ed in semifinale di Coppa dei Campioni poi; l'Astra Giurgiu, infine, è salita alla ribalta solo negli ultimi anni, quando è arrivata nella massima serie rumena (2012, con il nome di Astra Ploiești), per poi vincere un campionato, una coppa e due supercoppe.

Nulla di irresistibile dunque per la squadra giallorossa, seria candidata alla vittoria del girone (che eviterebbe incroci pericolosi nei sedicesimi: primo fra tutti il "solito" Manchester United di Mourinho, Ibrahimovic e Pogba). Spalletti però fa quadrato, e richiama all'ordine i suoi dai facili entusiasmi. "Chiaramente è un buon girone", ha commentato il tecnico giallorosso, "perché potevano capitarci teste di serie difficili da affrontare come il Manchester United, il Villarreal, l'Ajax o lo Zenit. Dobbiamo consolidare un rapporto con le competizioni europee, dove abbiamo fatto vedere di non trovarci a nostro agio", ha aggiunto il tecnico.

La Roma del resto non è nuova a debacle improvvise contro avversarie meno quotate: l'eliminazione per mano dello Slovan Bratislava avvenuta qualche anno fa è rimasta ancora impressa nella mente dei tifosi. "L'Europa League da molti è vista come una competizione che vale poco", ha poi aggiunto, "ma dai quarti di finale diventa come la Champions. Scenari e gare di grandissimo piacere da giocare e da vincere. Abbiamo la responsabilità di portare sulle spalle il nome di Roma, per cui bisogna fare sicuramente meglio". E cancellare così la figuraccia del preliminare perso in malo modo contro il Porto.

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