Europa League, Spalletti ripropone lo schema su corner e lo Zenit segna
Quando accadde in Italia il caso fece molto discutere. Era il 15 marzo 2008 e si stava giocando la sfida tra la Roma e il Milan. Al 47′ minuto, Pizarro va verso la bandierina del calcio d'angolo e tocca, sfiorandola, la palla lasciando poi la battuta a Taddei che avanza toccando ripetutamente il pallone, tecnicamente già in gioco, e serve al centro Pizarro. Tutto ok? No, l'arbitro Rizzoli, l'amico di Mourinho, ferma il gioco facendo imbufalire Totti e anche Spalletti che protesta vivacemente dalla panchina: era stato uno schema studiato in allenamento, fatto per beffarsi dell'aversario.
La tattica è stata copiata anche all'estero, e guarda caso ancora una volta è stata proposta da Spalletti che ha dimostrato dopo quasi tre anni che è una tattica vincente. Lo schema su corner ideato dall'ex tecnico della Roma è stato replicato con successo nella sfida di Europa League, tra lo Zenit e gli Svizzeri dello Young Boys. Questa volta con successo: il direttore di gara non ha fermato il gioco e lo Zenit ha segnato la rete dell'1-0. Non è bastato per vincere, dato che la gara è finita 2-1, ma è comunque un gol che può essere prezioso per il ritorno.
Quello dello schema su calcio d'angolo è solo uno dei tanti tentativi di schemi ‘inventati' per superare gli avversari. Oltre a quello di Spalletti, viene in mente anche lo schema su calcio di punizione inventato da Zenga al Catania: pantaloncini abbassati tra i giocatori in barriera e visuale avversaria limitata.
