Europa League, Porto-Napoli: Higuain nella tana dei Draghi

Sarà una sfida tra due grandi decadute di Champions League: Porto-Napoli vedrà confrontarsi due squadre che proprio dalla massima competizione europea si sono viste scivolare in Europa League, smantellando sogni di gloria e circoscrivendo le proprie possibilità di successo continentale. Entrambe avevano dovuto cedere la qualificazione agli ottavi, accontentandosi della terza piazza, anche se in modo totalmente differente. Il Porto a discapito dell'Atletico Madrid, autentica macchina da punti che ancor oggi dopo la sfida vinta contro il Milan si è involato ai quarti con reali ambizioni di vittoria finale e del più che modesto Zenit che ha esonerato recentemente Spalletti dopo la brutta figura rimediata in casa nel 2-4 contro il Borussia Dortmund. Non certo un girone entusiasmante per i campioni lusitani con soli 5 punti all'attivo. Meno della metà di quelli ottenuti dal Napoli che con 12 punti si è visto scippare la qualificazione da Borussia e Arsenal solo per essere stato in svantaggio nei confronti diretti; un'autentica beffa che però sembra aver dato ai partenopei ancora maggior coscienza delle potenzialità inespresse di un gruppo in crescita. Ora il confronto diretto, il primo a Oporto e il ritorno a Napoli. La qualità in campo, il cammino in Coppa, il momento delle squadre: tutto direbbe Napoli ma i portoghesi hanno dalla loro una miglior tradizione internazionale con due Champions in bacheca e una Coppa Uefa e una Europa League (2011).
Un confronto allo specchio – Il confronto tra Napoli e Porto sarà quasi un confronto alla specchio tra le due formazioni. Ovviamente sarà una sfida incrociata tra Jackson Martinez e Gonzalo Higuain, i due bomber-simbolo e trascinatori delle due squadre, oggi avversari ma che solo qualche mese avrebbero potuto giocare insieme. La scorsa estate, il colombiano era stato vicinissimo a trasferirsi proprio sotto il Vesuvio. Prima come sostituto di Edinson Cavani, poi – arrivato il Pipita dal Real – come spalla dello spagnolo in un tandem d'attacco che aveva già fatto sognare Benitez e i tifosi. Alla fine non se ne fece nulla: Martinez ha continuato a fare le fortune del Porto (22 gol in 40 presenze, e attuale titolo di capocannoniere in Superliga portoghese), Higuain quelle del Napoli (21 gol in 39 presenze in azzurro). Oltre che ad assomigliarsi nei rispettivi goleador Napoli e Porto stanno vivendo un simile cammino anche nei rispettivi campionati: dopo 22 giornate i lusitani sono a due punti dai preliminari di Champions League mentre i partenopei, vincendo la sfida contro la Roma, si sono portati a soli 3 punti dall'accesso diretto alla Coppa.
Nuovo tecnico e vecchie individualità – I portoghesi hanno però un aspetto che può fare la differenza rispetto ai partenopei: hanno cambiato da poco allenatore. Esonerato Fonseca è arrivato Luis Castro al timone dei Draghi lusitani per provare a ridarsi un tono proprio in vista della ribalta europea. La rocambolesca qualificazione contro l'Eintracht Francoforte (2-2 in Portogallo e 3-3 in Germania) il Porto ha infatti evidenziato di non essere più la squadra brillante di qualche tempo fa. Solo una vittoria sul Napoli potrebbe ridare lustro ai biancazzurri che affronteranno Higuain e company al gran completo. Castro punterà come sempre sulle individualità di talenti in rosa più che sul collettivo. Jackson Martinez, Varela e Quaresma se in giornata potrebbero tornare a fare la differenza, soprattutto l'ex Inter e pupillo di Mourinho, tornato ad essere un rifinitore decisivo. I portoghesi non cambieranno la propria struttura offensiva e il 4-3-3 con cui scenderanno in campo metterà a dura prova le corsie esterne partenopee.
Nel segno del turn-over e del gol – Per Rafa Benitez è invece tempo di cambiamenti perchè qualche novità rispetto alla squadra che ha battuto la Roma in campionato sarà sicuramente fatto sia per scelte tattiche sia per questioni di stanchezza. Poco brillante già da un po' di tempo è ad esempio è Marek Hamsik che stenta a ritrovare forma e qualità di inizio stagione. Ma, in una ottica di turn-over, ci sarebbe anche da far riposare Callejon che avrebbe bisogno di tirare un po' il fiato, malgrado stia risultando il giocatore più decisivo dei partenopei. Così Benitez anche in Portogallo si proverà ad affidare agli uomini che gli daranno maggiori garanzie. Ci sarà spazio quasi certamente per Insigne mentre si risolverà a poche ore dall'inizio il doppio ballottaggio Reveillere-Henrique e Maggio-Fernandez. In avanti, ovviamente, sarà il Pipita a dover far gol, elemento fondamentale in trasferta per poter giocarsi le chances di successo al San Paolo ed evitare i brividi freddi provati control o Swansea quando lo 0-0 in Inghilterra stava pregiudicando la qualificazione europea.
Probabili formazioni
PORTO (4-3-3): 1 Heiton; 2 Danilo, 4 Maicon, 23 Abdoulaye, 22 Mangala; 25 Fernando, 35 Defour, 20 Carlos Eduardo; 7 Quaresma, 9 Jackson Martinez, 17 Varela. All. Luis Castro
NAPOLI (4-2-3-1): 25 Reina; 11 Maggio, 21 Fernandez, 33 Albiol, 31 Ghoulam; 20 Dzemaili, 88 Inler; 7 Callejon, 24 Insigne, 14 Mertens; 9 Higuain. All. Benitez
