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Europa League, Mkhitaryan out con il Qarabag: l’armeno a Londra per ragioni di sicurezza

A causa del decennale conflitto tra Armenia e Azerbaijan, il giocatore armeno dell’Arsenal potrebbe non partecipare alla trasferta del prossimo 4 ottobre ad Agdam. Per evitare l’assenza nel match contro il Qarabag, il club londinese ha chiesto aiuto anche all’Uefa. “La sicurezza generale e quella di tutti i nostri giocatori è sempre una priorità assoluta per noi”, ha fatto sapere un portavoce dei “Gunners”.
A cura di Alberto Pucci
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Arrivato fino alla semifinale della scorsa edizione, poi persa con l'Atletico Madrid, l'Arsenal di Unai Emery ripartirà da un girone di Europa League tutto sommato alla sua portata. Dal sorteggio di Montecarlo, i "Gunners" sono infatti usciti con l'iscrizione al Gruppo E: raggruppamento che vede protagoniste anche Sporting Lisbona, Qarabag e Vorskla. Dopo l'esordio casalingo contro gli ucraini, l'Arsenal dovrà invece volare il 4 ottobre in Azerbaijan per la sfida contro il Qarabag: un match che i londinesi potrebbero affrontare senza Henrikh Mkhitaryan.

Come evidenziato dai tabloid britannici, il giocatore armeno potrebbe rimanere a Londra per ragioni politiche e di sicurezza. A causa del decennale conflitto tra Armenia e Azerbaijan, iniziato negli anni '90 per il controllo della regione del Nagorno-Karabakh, per i cittadini armeni è infatti diventato un rischio passare il confine azero: una situazione che Mkhitaryan ha già vissuto sulla propria pelle nel 2015, quando evitò di prendere parte alla trasferta del Borussia Dortmund contro il Gabala, altro club della massima divisione del calcio azero.

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Il lavoro diplomatico dell'Uefa

Nelle scorse ore la diplomazia si è già messa in moto per evitare l'assenza del giocatore armeno, al quale potrebbe essere negato il visto per entrare in Azerbaijan. Un problema che la società inglese povrebbe affrontare anche in caso di arrivo a Baku: sede della finale di Europa League del prossimo maggio. A mediare tra i due paesi è quindi scesa i campo anche l'Uefa.

"E' una procedura standard per noi inviare lettere di supporto a federazioni, club o ambasciate per ottenere visti per i calciatori, in modo che possano viaggiare in un altro paese e giocare partite di competizioni Uefa", hanno fatto sapere dal quartier generale di Nyon. "La sicurezza generale e quella di tutti i nostri giocatori è sempre una priorità assoluta per noi – ha invece dichiarato un portavoce dei Gunners Daremo un'occhiata a questa situazione, parleremo con il giocatore e prenderemo una decisione dopo".

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