Europa League Juventus, Conte: “Viola con il dente avvelenato”

Antonio Conte lo sa: per la Fiorentina la doppia sfida di Europa League contro la Juventus è l'ultima spiaggia di una stagione i cui obiettivi sono andati via scemando pian piano. E dopo le ,olte acredini e le accese polemiche delle sfide in campionato, la ribalta continentale amplificherà ancora di più tutto: dalla rivalità in campo all'atteggiamento delle due tifoserie sugli spalti. Per questo il tecnico bianconero non si fida: predica calma e tranquillità ai suoi e chiede un atteggiamento maturo e sportivo a chi seguirà dal vivo il confronto diretto che varrà l'accesso ai quarti di finale, con in vista la finalissima di Torino.

La voglia gigliata – Dopo la vittoria sui Viola e la sconfitta della Roma a Napoli, la Juventus culla il terzo scudetto consecutivo: la matematica non lo conferma e stando alla cabala non se ne dovrebbe nemmeno parlare ma in classifica il divario è talmente grande e la forza della Juventus così manifesta che si può fare uno strappo alla regola. Eppure, visto che l'appetito vien mangiando, i bianconeri avrebbero la pancia piena solo se insieme al tricolore arrivasse anche un trofeo continentale, come l'Europa League. Ma sulla strada verso la finale c'è la Fiorentina che proprio in coppa riverserà ogni propria energia psicofisica per conquistare un titolo. Per Conte, non a caso, il doppio scontro con i viola non sarà una semplice partita: "Che Fiorentina ci aspettiamo? Una Fiorentina agguerrita, che vorrà passare il turno, anche perché in campionato ha poco da dire. La squadra di Montella metterà tutte le sue forze in questa competizione per provare a vincerla. A differenza nostra che abbiamo un altro grandissimo obiettivo: il terzo scudetto".

Appello ai tifosi – Questo in campo, ma le polemiche nate per gli atteggiamenti delle due tifoserie allo JStadium non hanno lasciato estraneo il tecnico pugliese che proprio in occasione delle sfide di Europa League si rivolge a tutti i tifosi, chiedendo che vengano ammainati i vessilli di guerra fatti di cori volgari e striscioni altrettanto censurabili: "Sarebbe bello che ogni tifoseria tifasse solo ed esclusivamente per la propria squadra, sarebbe la cosa più educativa. A volte ignorare è peggio che offendere".