Europa League, il Torino batte il Debrecen nell’andata del preliminare
Buona la prima per il Torino di Walter Mazzarri. All'esordio in Europa League la squadra piemontese ha battuto senza problemi il Debrecen grazie alle reti di Belotti, Ansaldi e Zaza. La qualificazione è dunque ad un passo per i giocatori granata, che dovranno far visita alla squadra ungherese tra una settimana. La vincitrice di questo preliminare, affronterà la vincente della sfida tra i bielorussi dello Shakthtyor Soligorsk e i danesi dell’Esbjerg.
Il primo canto del gallo
Dopo cinque anni il Torino torna in Europa. Lo fa grazie allo scorso brillante campionato e all'esclusione del Milan: punito dall'Uefa per i noti problemi di bilancio. A causa dell'indisponibilità dell'Olimpico, l'andata del secondo turno preliminare si gioca così al Moccagatta di Alessandria: stadio al quale il presidente Cairo è da sempre affezionato. Il Debrecen è poca roba in avvio, e allora è la squadra di Mazzarri a prendere in mano la partita. Il primo pericolo per gli ungheresi arriva al quinto minuto, con Belotti che mette in mezzo un pallone velenoso che Bremer non raccoglie davanti alla porta.
Il Gallo è tirato a lucido e lo dimostra al 21esimo, quando scatta sul filtrante di Berenguer prima del contatto con il portiere in area e del rigore che lui stesso realizza per il vantaggio del Torino. Più che gli avversari nel primo tempo sono più che altro zanzare e caldo a dar noia ai giocatori granata. Nonostante la temperatura rovente, l'undici di Mazzarri gioca con un buon ritmo mettendo in mostra una già discreta condizione. Su tutti i due esterni Ansaldi e De Silvestri: sempre pronti allo scatto e al cross nel mezzo. Ed è proprio il terzino argentino a firmare il secondo gol, con un cross sbagliato che beffa il numero uno ungherese.
Zaza firma il tris
La ripresa comincia con il Debrecen meno timido e più propositivo. Gli ungheresi, che hanno in campo l'attaccante Garba al posto di Zsòri, approfittano di un Torino apparentemente sazio e provano a spaventare Sirigu: mai realmente impegnato nei primi 45 minuti. Spinti dall'incessante tifo dei suoi sostenitori e dalle urla di Mazzarri dalla panchina, Belotti e compagni lasciano sfogare l'avversario e tornano a farsi vedere nell'area magiara grazie a Berenguer che prima sfiora la rete con un destro di poco alto al 65esimo e poi con la conclusione deviata sul palo da Nagy.
Il primo cambio granata arriva a 16 minuti dalla fine: esce Iago Falque ed entra Lukic per l'ultimo quarto di gara. Complice la stanchezza e il caldo, il match cala di ritmo e regala meno emozioni. Le ultime le regala nel finale Simone Zaza (entrato al posto di Berenguer), che prima sfiora il terzo centro con un paio di conclusioni fuori di poco e poi trafigge il portiere del Debrecen con una capocciata da pochi metri al 92esimo. Al triplice fischio finale può dunque scattare la festa granata. Mazzarri sorride e pensa al ritorno di giovedì prossimo, 1 agosto, in Ungheria.