Europa League, Elfsborg – Napoli, il video dei gol targati Cavani
Pronti partenza via e dei guai del Napoli per un po’ si sfuma il contorno. Doveva essere una festa fin dal pomeriggio ma l’area all’ombra del Vesuvio è presto divenuta pesante soprattutto quando una voce sussurrata è trapeleta: Quagliarella è della Juventus. A Napoli subito è scattato il putiferio poi tutto a un tratto, arriva lui, il Matador Cavani, quel colpo di mercato che difficilmente si sposa con la panchina e per 90 minuti Napoli si dimentica del suo Masaniello Quagliarella.
Quagliarella va alla Juve e quindi si siede in panchina e lui, a sorpresa, viene lanciato nella mischia. Gli avversari non sono irresistibili. Il Napoli parte con il gol di vantaggio siglato dal Pocho Lavezzi al San Paolo ma mai come stasera non ci sono margini di errori, perché se i partenopei dovessero perdere in un colpo solo il bomber di Castellamare e l’Europa League a Napoli altro che stridori di denti!
La paura c’è, ma bastano 45 minuti sull’asse Hamsyk, Lavezzi Cavani ed è presto spazzata via. Una sinfonia perfetta che fa calare il sipario sul match già nel primo tempo. Ma se Cavani si ritaglia il ruolo di protagonista con la sua superlativa doppietta, il resto della squadra è una macchina perfetta.
Dopo una partenza sprint degli svedesi, agli uomini di Mazzarri bastano nove minuti per mandare agli archivi la pratica Elfsborg. Il Napoli fa del contropiede l’arma vincente e il primo gol arriva proprio su un’ingenuità della linea del centrocampo di Haglund. Maggio sfrutta l’errore, consegna la palla a Gargano e il contropiede a questo punto tutto made in Uruguay viene concretizzato al meglio dal tiro a filo d’erba del Matador Cavani. Elfsborg è infilato per la prima volta, barcolla, sanguina ma non va al tappeto. Prova a reagire ancora con un destro di Svenson di poco alto e allora a Cavani non resta che infliggere il colpo di grazia. Passano 9’ minuti e lo scenario si ripete, contropiede fulmineo del Napoli, Gargano serve Hamsyk sulla destra che apre il compasso e disegna la parabola perfetta per la testa dell’attacante dell' Uruguay che infila Covic per la seconda volta.
A questo punto i giochi sono chiusi ma l’Elfsborg ci tiene a salvare la faccia e cerca più volte il gol della bandiera. De Sancitis è costretto al miracolo su un destro di Keene ma attaccando a testa bassa si rimane scoperti dietro e così è il Napoli ad andare vicino al tris con Lavezzi e Cavani. Poco dopo Mazzarri tira i remi in barca in vista della prima di campionato e richiama in panchina Maggio, Lavezzi e Cavvani. Il Napoli di Cavani vince e convince e la cessione di Quagliarella sembra solo un brutto incubo in questa calda notte di fine Agosto.
Davide Pecchia