Europa League, Arsenal-Napoli 2-0. Ramsey e Torreira condannano gli azzurri
Arsenal e Napoli avevano solo due precedenti in competizioni UEFA prima di questa sera e gli azzurri non volevano farsi sfuggire quest’occasione per ribaltare il momento no in campionato. Ma invece è andato tutto storto. All’Emerites Stadium è finita con il punteggio di 2-0 in favore dei Gunners in virtù dei gol di Ramsey e Torreira. Scelte di formazione importanti per i due tecnici in una sfida in cui si sono affrontati due tra i reparti offensivi più forti, con Aubameyang, Lacazette e Ozil da una parte e Milik, Mertens e il recuperato Insigne dall'altra.
Ma dal primo minuto, nel 4-4-2 di partenza fuori il polacco per Ancelotti e dentro i due folletti a formare il tandem d’attacco con Zielinski, Callejon, Allan e Ruiz a comporre il centrocampo. Emery invece ha optato per il rodato 4-3-1-2 che ha messo in evidenza soprattutto le qualità di Ramsey a centrocampo e la sorpresa Maitland-Niles. Ma vediamo dunque nel dettaglio come è andato questo quarto di finale d’andata che ha vistro crollare clamorosamente gli azzurri in quel di Londra.
Emery s’affida al giovane Maitland-Niles
Partiamo dagli avversari, chi gioca nei Gunners? Già perchè c’era curiosità attorno al’11 che avrebbe messo in campo l’ex tecnico del Siviglia per battere gli azzurri. Il grande dubbio era Aubameyang che era influenzato e forse un po’ debilitato prima del calcio d’inizio. Ma comunque Emery ha scelto il 3-4-2-1. Con Cech tra i pali, Koscielny, Papastathopoulos e Monreal avevano il compito di formare il terzetto difensivo.
A centrocampo linea a quattro con il giovane Maitland-Niles a destra e Kolasinac dall'altra parte. Tandem centrale con Ramsey e l'ex blucerchiato Torreira. In avanti, dietro alle due punte Aubameyang-Lacazette, c'è l’uomo più temuto, quell’Ozil che Ancelotti conosce molto bene. Il tutto per puntare a un’altra semifinale per i Gunners che puntano a fare il pieno eliminando una sua grande rivale per la corsa al titolo d’Europa League.
Le scelte di formazione di Ancelotti. Fuori Milik
Diciamolo pure senza timore: giocare senza Milik, per molti tifosi napoletani, è sembrata subito una scelta azzardata. Lasciare fuori l’uomo d’attacco più in forma del Napoli, è stata forse una soluzione a cui Ancelotti avrà pensato migliaia di volte prima del calcio d’inizio a Londra. Nel 4-4-2 di partenza, spazio infatti a Mertens con il ritrovato Insigne a formare il tandem d’attacco tutto qualità, tecnica e velocità. Pochi punti di riferimento per Ancelotti che anche in quest’occasione ha voluto dare all’imprevedibilità dei suoi giocatori la chiave della partita.
In questo caso fondamentali nello scacchiere tattico iniziale del tecnico ex Milan, sono Callejon e Zielinski che hanno il compito di svolgere le due fasi: offensiva e difensiva. Le proiezioni di Fabian Ruiz al limite dell’area e il muro di Allan a completare il reparto che alle sue spalle aveva il solito Koulibaly affiancato da Maksimovic con Hysai e Mario Rui sugli esterni. Tra i pali Meret.
Primo tempo di marca Gunners, Napoli irriconoscibile
Subito due occasioni pericolose al 7’ con Ramsey e Maitland-Niles e il Napoli ha fatto subito infuriare Ancelotti per l’approccio sbagliato alla gara. Il pressing alto dell’Arsenal ha sorpreso gli azzurri che però non hanno perso coraggio lanciandosi con personalità nella metà campo avversaria cercando di tenere il pallino del gioco, ma non era facile. I Gunners infatti dopo altrettanti 7’ hanno trovato il gol del vantaggio. L’ennesimo pallone perso da parte di Mario Rui ha permesso, sull’asse Lacazette-Maitland-Niles, all’Arsenal di recuperare palla e trovare Ramsey pronto a insaccare il vantaggio.
Il neo acquisto della Juventus è stato infatti lesto ad approfittare in maniera fredda dell’assist da destra. Il Napoli però non ha mollato ma i tanti problemi sulla fascia sinistra azzurra hanno consentito ai londinesi di pungere proprio da quel lato dove Koulibaly non poteva sempre mettere un pezza agli errori del terzino portoghese. E infatti proprio la deviazione del senegalese, su tiro di Torreira, al 25° minuto, ha consentito all’Arsenal di raddoppiare.
L’ennesimo errore in disimpegno di Fabian Ruiz ha dato modo ai Gunners di recuperare la sfera e portare l’ex Samp in gol. Napoli a tratti sconcertante, quasi irriconoscibile e senza grinta. E lo si è visto anche dalla splendida iniziativa da destra (unica fiammata azzurra dei primi 45’) di Callejon che ha dato un assist pazzesco a Insigne che solo in area Gunners, ha calciato alto. La poca dinamicità sulle fasce e gli errori individuali, specie di concentrazione, sono stati l’arma in più per l’Arsenal.
Il Napoli ci prova nella ripresa, ma il gol non arriva
L'obiettivo del secondo tempo del Napoli era quello di rimediare agli errori della prima frazione. E allora ecco subito la pressione degli azzurri nella zona occupata da Monreal, forse lì dove l'Arsenal soffriva di più con Insigne a presidiare quella zona che ha dato qualcosa in più alle azioni del Napoli rispetto alla prima frazione. Di fondamentale importanza è stata anche la posizione di Fabian Ruiz, leggermente più avanzato, a ridosso delle due punte con il compito di fare da collante tra difesa e attacco e sfruttare l'ingresso sotto tono dei Gunners a inizio ripresa. Ma è durato poco perchè poco prima dello scoccare del 60′ prima Ramsey con un tiro deviato in angolo da Meret e poi Monreal sul seguente tiro dalla bandiera di testa, hanno sfiorato il tris richiamando l'attenzione degli azzurri.
Ma Emery non s'è fidato del Napoli e così ha cambiato, dal 3-4-1-2 si è passati al 3-4-2-1 con l'ingresso di Iwobi e Mkhitaryan. Gestire il risultato? Neanche per sogno perchè al 68′ è lo scatenato Maitland-Niles ad avere l'occasione di calare il tris trovando però sulla sua strada un super Meret che chiude il tiro del talento dell'Arsenal direttamente dall'interno dell'area di rigore. Il cambio tattico dei londinesi non muta i piani del Napoli che continua la sua marcia, attraverso Zielinski e Callejon, per accendere Mertens e Insigne. Proprio sui piedi del polacco è capitata la grande occasione per accorciare le distanze ma l'ex Empoli ha clamorosamente ciccato davanti a Cech chiudendo di fatto così la partita che nei dieci minuti finali non ha poi goduto di altri particolari sussulti. Al San Paolo, tra sei giorni, ci vorrà un'impresa.
Il tabellino di Arsenal-Napoli
- Arsenal (3-4-1-2): Cech; Papastathopoulos, Koscielny, Monreal; Maitland-Niles, Torreira (32′ st Elneny), Ramsey, Kolasinac; Ozil (22′ st Mkhitarian); Aubameyang, Lacazette (22′ st Iwobi). A disp. Leno, Mustafi, Guendouzi, Denis Suarez. All.: Emery.
- Napoli (4-4-2): Meret; Hysaj, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui; Callejon, Allan, Fabian Ruiz (37′ st Ounas), Zielinski; Mertens (21′ st Milik), Insigne (37′ st Younes). A disp. Ospina, Malcuit, Ghoulam, Chiriches. All.: Ancelotti.
- Arbitro: Undiano Mallenco (Spagna).
- Reti: 15′ Ramsey (A), 25′ aut. Koulibaly (A)
- Note: ammonito Hysaj (N).