Euro 2016: Lille, capitale del lino e della birra. Si gioca col tetto chiuso
Italia-Irlanda si giocherà indoor, al coperto. E' stata la stessa federazione irlandese ad annunciare la novità sul proprio profilo Twitter: la copertura dello Stadio Pierre Mauroy di Lille resterà chiusa per tutta la durata del match che inizierà alle 21 di questa sera. Il motivo della scelta? Tutta colpa del maltempo che s'è abbattuto sul Nord-Ovest della Francia e ha causato qualche danno al manto erboso, tant'è che né la Nazionale di Conte né gli irlandesi hanno potuto svolgere la consueta seduta di rifinitura nell'impianto.
Un angolo di Fiandre incastonato fra la Piccardia e il Belgio. Città antica e isieme cosmopolita, Lille diventa francese solo nel 1667. Porta il suo fascino e le sue radici fiamminghe nei vicoli acciottolati della città vecchia e negli estaminets (le tipiche trattorie) incastonati nelle stradine. Culla il suo charme che guarda al mondo nell'apertura alla Gran Bretagna con l'Eurostar del 1994, nel TGV per Parigi, nel museo d'arte fra i più importanti di Francia, nel mercatino delle pulci che attira due milioni di persone ogni primo weekend di settembre.
Storia – L'antica Rijsel, in fiammingo, o L'Isle in francese, prende il nome dall'insidediamento primigenio su un’isola tra le paludi della valle del Deule. Città di guarnigione, la più assediata di Francia, è finita via via sotto il controllo delle Fiandre, del Ducato di Borgogna, del Sacro Romano Impero e dei Paesi Bassi spagnoli, prima di Luigi XIV e della fine della Guerra di successione spagnola. “Il fascino di questa città” scriveva Helen Pickles sul Telegraph, “sta nel fatto che nonostante sia la città più grande del nord della Francia, non la fredda altezzosità di una Parigi, forse perché a Lille non sentono il bisogno di impressionare. E chi lo sentirebbe quando il cuore della tua città è un gomitolo così incantevole di stradine?”.
Lo stadio – Qui, o meglio a Villeneuve-d'Ascq, il centro principale della Metropoli europea di Lille, “tecnopoli verde” teatro di una rappresaglia nazista nel 1944 qui ancora ben ricordata, si giocheranno sei partite dell'Europeo. Al Pierre Mauroy, dedicato all'ex primo ministro scomparso nel 2013, l'Italia chiuderà il suo girone contro l'Irlanda, e i tifosi di Dublino e dintorni si stanno già lamentando per l'aumento delle tariffe delle camere d'albergo per Euro 2016, come riporta l'Irish Times su dati Trivago. Lille ha sempre saputo adattarsi ai cambiamenti, quando il suo stadio era troppo piccolo ha giocato i suoi incontri in Europa prima a Lens, poi a Parigi. E intanto, nel 2001, boccia un primo progetto di impianto perché troppo vicino alla cittadella del Seicento. Nel 2006, la municipalità lancia un bando per la costruzione di uno stadio da 50 mila posti.
Il gruppo Eiffage, proprietario per 31 anni dell'impianto, presenta il progetto di quello che diventerà il Mauroy, uno dei simboli della candidatura francese per questo Europeo. Costruito in due anni, costato 282 milioni, è uno degli stadi più modern d'Europa. Un impianto che guarda all'Allianz Arena, paradigma inevitabile della moderna architettura sportiva, con le prime file a 7 metri dal campo e il tetto retrattile denso di pannelli solari, nasconde il suo segreto sotto il manto erboso. Una delle due metà campo, infatti, si può spostare sopra l'altra. Per questo, al Mauroy Roger Federer ha conquistato la prima Coppa Davis della sua carriera e della storia della Svizzera, e un anno dopo la Spagna ha festeggiato il titolo europeo di basket.
Economia – Insieme al Vélodrome di Marsiglia, il Mauroy è l'impianto che ospiterà più partite di Euro 2016. Ma secondo le stime di GoEuro.fr, l'indotto economico per le due città sarà decisamente diverso: più di 150 milioni di euro a Marsiglia, appena meno di 90 a Lille. Il capolouogo del Nord-Pas-De-Calais, che ha fatto fortuna grazie all'industria tessile, ha ospitato anche l'Esposizione internazionale specializzata del maggio 1951 con un milione e mezzo di visitatori, pagherebbe spese più basse per alloggi, trasporti, qui è stata inaugurata nel 1983 la prima metropolitana senza autista, gastronomia.
Gastronomia – Cucina che, nel Nord-Pas-De-Calais, si può sintetizzare in una parola: pot-au-feu. Si preparata tutto in pentola a Lille, dal Waterzoï, bouillabaisse di di fiume, all’Hochepot, mix di carni, coda di bue e verdure bollite. Tutta l'area del Nord della Francia è un trionfo di burro aromatizzato, di panna, che sulla costa servono ad accompagnare l'anguilla. È una terra densa di formaggi di carattere, di sapore intenso, come la Toma di Cambrai, affinata alla birra. Perché questo è l'unico angolo di Francia dove la birra batte il vino. Non si può parlare di Nord, infatti, senza un bicchiere di blanche, di Trois-Monts, di Gueuze, a fermentazione spontanea, o della tipica “biere de garde”, ambrata e rifermentata nelle tipiche bottiglie modello “champenoise”.E per finire, immancabile, un goccio di Genièvre, il liquore di Ginepro.
Turismo – Una città non è solo un insieme di palazzi e di facce, è uno spirito che attraversa l'aria, testimone ineffabile del tempo che passa, delle stagioni, delle estati e degli inverni. E le strade di Lille conservano storia e memoria, nel Museo delle Belle Arti, che racchiude la più grande collezione francese dopo il Louvre e il Museo d’Arte Moderna con opere di Picasso, Modigliani e Braque, nel teatro dell'Opéra, che guarda al neoclassico italiano, nel Beffroi, la torre civica del Municipio, patrimonio dell'Unesco. Una città che si racconta nell'Hospice Comtesse, col suo museo dedicato alla vita nelle Fiandre, dal Medio Evo alla Rivoluzione Francese, tra mobili, arazzi e dipinti fiamminghi. Una città capace di rivalutare il passato per guardare al futuro.
Oggi l'Hospice Général nel cuore della vecchia Lille, voluto da Luigi XV nel 1738 per ospitare bambini abbandonati, invalidi e mendicanti, oggi riceve i 2 mila studenti dell IAE, la scuola universitaria di management che forma gli imprenditori di domani in gestione finanziaria, marketing, risorse umane. Una città che nasconde e disvela un Museo di storia naturale inaugurato nel 1816 e uno zoo urbano, completamente gratuito, con 250 esemplari di 70 specie (da zebre e rinoceronti bianchi ai piccolissimi uistiti e traguli) addossati alla cittadella di Vauban.
De Gaulle – Una città, Lille, che conserva tracce evidenti della nascita di Charles de Gaulle. La casa della nonna, madame Maillot, dove giocava a nascondino e con i soldatini insieme ai cugini, pare che vincesse sempre alla guida delle truppe francesi, è adesso un museo. E il laboratorio di tulle della nonna è diventato un centro culturale. A De Gaulle è dedicata l'imperdibile Grand Place. E forse non a caso qui spicca il sontuoso Palazzo della Vecchia Borsa, perfetto esempio di barocco fiammingo. La sua corte si anima con il mercatino del libro della domenica e con le serate di tango l'estate. Perfetta sintesi d'arte e industria, nella capitale del lino e della metallurgia.