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Euro 2016, autogol Uefa: vietate le feste in campo con i bambini

In attesa delle emozioni delle ultime partite dell’Europeo, dal quartier generale di Nyon è arrivato il bizzarro ordine che vieta la pacifica invasione di campo dei familiari per gli eventuali festeggiamenti.
A cura di Alberto Pucci
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Dopo le restrizioni per i tifosi, ecco quelle anche per i familiari. Trattati alla stessa stregua di ultras pericolosi, genitori, mogli e figli dei giocatori che scenderanno in campo per semifinali e finale dovranno rimanere categoricamente fuori dal terreno di gioco in caso di eventuale vittoria e di successiva festa. L'incredibile decisione dell'Uefa è arrivata dopo i festeggiamenti di Portogallo e Galles al termine dei due quarti di finale, quando per salutare Cristiano Ronaldo, Gareth Bale e gli altri protagonisti delle due squadre scesero sul prato verde anche i figli dei giocatori.

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Per l'Uefa, da adesso in avanti, tutto questo non sarà più possibile. Diventato ormai una tradizione irrinunciabile in molte occasioni, il pacifico e divertente ingresso è stato dunque messo al bando e classificato dalle menti illuminate dell'Uefa come una vera e propria invasione di campo.

Il Galles si ribella

Il primo a ribellarsi alla decisione è stato il presidente della federazione gallese David Griffiths. Dopo la toccante festa in campo dei giocatori del Galles, che hanno festeggiato la storica qualificazione alla semifinale continentale insieme ai loro bambini, il numero uno della Football Association of Wales ha voluto ribadire le intenzioni dei giocatori del commissario tecnico Chris Coleman: "In caso di sconfitta o di vittoria, noi festeggeremo con la nostra gente e i nostri bambini. Lo faremo in campo e nel caso qualcuno ce lo dovesse impedire siamo pronti ad uscire dal terreno di gioco e a farlo fuori".

L'assurda restrizione dell'Uefa ricorda da vicino l'altrettanto cervellotica decisione di alcuni anni fa di punire cinque tifosi del Torino che, al termine dell'ultima partita del campionato 2007/2008, entrarono in campo per festeggiare con i giocatori la salvezza della squadra. Dopo la denuncia della Digos, per loro arrivò la condanna per l' ingresso «illegale» nell'area proibita e la punizione del Giudice che sanzionò i cinque ragazzi con 974 euro di pena pecuniaria e due anni di Daspo.

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