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Euro 2016, 5 cose da sapere sulla storia del Trofeo

Il golden gol di Trezeguet, la gemma di Van Basten e il rigore di Panenka hanno deciso tre finali e hanno fatto la storia del calcio. Memorabili anche le vittorie della Danimarca e della Grecia e la monetina che permise all’Italia di qualificarsi per la finale nel 1968.
A cura di Alessio Morra
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In Francia dal 10 giugno al 10 luglio si disputerà la quindicesima edizione dei Campionati Europei di calcio. Nelle ultime due ha trionfato agevolmente la Spagna. La storia degli Europei è ricca di momenti memorabili, tra questi ce ne sono due che riguardano l’Italia: il golden gol di Trezeeguet che spezzò i sogni azzurri e provocò l’addio di Zoff e la monetina con cui fu decisa la semifinale del 1968. I gol di Panenka e Van Basten fanno parte della storia delle finali degli Europei e del calcio mondiale. E indimenticabili sono state le vittorie della Danimarca e della Grecia.

La monetina decide Italia-Unione Sovietica, semifinale degli Europei 1968

Il terzo europeo della storia si gioca in Italia. La federazione si aggiudica l’organizzazione dopo la qualificazione ottenuta con il vento in poppa, contro avversari mediocri. Le partecipanti all’Europeo sono, oltre all’Italia, l’Unione Sovietica, la Jugoslavia e l’Inghilterra, campione del mondo. Nella prima semifinale gli azzurri guidati da Valcareggi affrontano l’URSS, che ha ottenuto una vittoria e una finale nelle due edizioni precedenti. Al novantesimo è 0 a 0. Si va ai supplementari. Nessuno vuole perdere e la partita finisce in parità. I calci di rigore non sono stati istituiti e l’esito dell’incontro viene deciso dalla monetina. I capitani delle due squadre vanno con l’arbitro negli spogliatoi. Non c’erano telecamere affianco a loro. Il primo lancio viene annullato, perché la moneta cade in uno spigolo. Dopo il secondo lancio Facchetti entra nel San Paolo ed annuncia la vittoria dell’Italia, che ebbe bisogno della ripetizione poi per battere la Jugoslavia.

Il rigore a cucchiaio di Panenka nella finale del 1976

A Belgrado nel 1976 la Germania voleva essere la prima squadra capace di vincere tre grandi manifestazioni consecutive, perché i tedeschi aveva già vinto l’Europeo del 1972 e il Mondiale del 1974. Nella finalissima la Germania sfida la Cecoslovacchia. L’avvio di quell’incontro è favoloso con tre gol realizzati in una ventina di minuti. Nel finale di partita la Germania pareggia. La partita si decide ai calci di rigore. I primi sette rigoristi sono infallibili. Poi sbaglia Uli Hoeness. La Cecoslovacchia ha così l’opportunità di vincere per la prima volta gli Europei. Dal dischetto si presenta Panenka che ha davanti a sé Sepp Maier, uno dei migliori portieri al mondo, e decide di beffarlo con il cucchiaio. Quel rigore decide la finale e soprattutto passa alla storia come il rigore alla Panenka. Totti e Pirlo in due Europei differenti lo emularono con successo.

Il gol più bello Marco Van Basten lo realizza all’URSS nel 1988

Qualitativamente l’Europeo del 1988 è stato il migliore. C’erano tutte le squadre migliori di quel momento, eccetto la Francia che nel post Platini fu eliminata nelle qualificazioni dall’Unione Sovietica del colonnello Lobanovsky, gran maestro della tattica che con grande disciplina creò un calcio scientifico. La squadra sovietica si presenta agli Europei con il ruolo di outsider, ma rapidamente i russi fanno capire di essere molto forti. L’Unione Sovietica esordisce battendo l’Olanda, poi pareggia con l’Irlanda ed infine elimina l’Inghilterra. In semifinale con un tremendo uno-due i russi battono 2-0 l’Italia di Vicini. Nella finalissima di Monaco però si impone l’Olanda, che quel giorno vinse l’unico titolo internazionale della propria storia. Nel primo tempo segna Gullit, a inizio ripresa Marco Van Basten realizza uno dei gol più belli della storia del calcio. Con un tiro al volo da posizione impossibile l’attaccante, allora del Milan, lascia immobile Dasaev, uno dei portieri più forti del tempo e inizia la sua scalata verso la gloria eterna nel calcio mondiale.

Il golden gol di Trezeguet decise la finale di Euro 2000 e regalò alla Francia il 2° Europeo della sua storia.
Il golden gol di Trezeguet decise la finale di Euro 2000 e regalò alla Francia il 2° Europeo della sua storia.

Il golden gol di Trezeguet porta la Francia nella storia e silura Dino Zoff

Nel 2000 l’Italia torna a giocare la finale degli Europei dopo trentadue anni. In panchina c’è Dino Zoff che ha costruito una nazionale molto forte. L’ex grandissimo portiere, capitano nel Mundial ’82, fa scelte importanti sin dall’inizio quando preferisce Buffon a Peruzzi e Pagliuca, entrambi silurati. Buffon però si fa male a pochi giorni dall’esordio e lascia il posto a Toldo, che in una incredibile semifinale con l’Olanda para l’impossibile, compresi tre calci di rigore. Zoff in finale se la gioca con coraggio e nella ripresa schiera Del Piero in avanti con Totti e Del Vecchio, che porta gli azzurri in vantaggio. L’Italia ha la chance di raddoppiare e va a un passo dalla vittoria. Ma Wiltord pareggia al 94’. Si va ai tempi supplementari, dove con una zampata David Trezeguet, da poco acquistato dalla Juventus, batte Toldo e con il golden gol decide la finale a favore della Francia. Il giorno successivo Silvio Berlusconi attacca pubblicamente Zoff, che per il presidente del Milan non aveva utilizzato le giuste contro mosse per bloccare Zidane. Zoff dopo aver ascoltato quelle parole decide di dimettersi. Al suo posto arriva Trapattoni.

Le vittorie a sorpresa di Danimarca e Grecia

I campionati Europei sono stati terra di conquista per formazione tutt’altro che accreditate alla vigilia. Nel 1992 a dieci giorni dall’inizio del torneo la Jugoslavia viene esclusa dalla manifestazione. Viene ripescata la Danimarca, che in fretta e furia chiama i suoi giocatori, che erano tutti in vacanza. Il tecnico Richard Moeller-Nielsen svelò in seguito che in quei giorni avrebbe dovuto arredare la sua nuova casa. La Danimarca inizia male perde e pareggia prima di battere 2-1 la Francia e di qualificarsi per le semifinali. Di per sé questa era già una favola. Ma il ranocchio diventa principe rapidamente. In semifinale la Danimarca elimina l’Olanda ai calci di rigore. Decisiva la parata di Schmeichel su Van Basten. La finale è incredibile. La Germania super favorita perde 2-0. La Danimarca sale sul tetto d’Europa. Altrettanto clamorosa è stata la vittoria della Grecia, che a differenza della Danimarca non era ripescata ma a differenza dei danesi non aveva una grande storia calcistica. In panchina la nazionale dell’Ellade ha il mitico Otto Rehagel che ha come obiettivo quello di superare il girone, e già superarlo sarebbe stato un grande risultato. Considerato che i greci dovevano sfidare Spagna, Russia e Portogallo. Nella gara d’apertura dell’Europeo la Grecia batte 2-1 il Portogallo di Felipao Scolari e di un giovanissimo Cristiano Ronaldo. Poi arrivano un pari con la Spagna e una sconfitta con la Russia. La Grecia passa grazie alla differenza reti. Nei quarti, incredibilmente, i greci battono 1-0 la Francia di Zidane. Quando si arriva alle semifinali è caccia aperta. Perché in lizza ci sono Portogallo, Olanda, Grecia e Rep.Ceca. La squadra di Nedved in semifinale domina contro i greci, che resistono e ai supplementari s’impongono per 1-0. La finale sembra alla portata del Portogallo che vuole vincere per la prima volta un trofeo, ma non è così. Perché la Grecia chiude l’Europeo come lo aveva iniziato battendo i padroni di casa, questa volta per 1-0.

La Grecia nel 2004 batté in finale il Portogallo e vinse gli Europei.
La Grecia nel 2004 batté in finale il Portogallo e vinse gli Europei.
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