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Euro 2012, Gattuso elogia Prandelli e la tessera del tifoso, e su Cassano afferma: non ha più ventanni

Il centrocampista rossonero Gennaro Gattuso appare molto fiducioso per l’avvento di Cesare Prandelli sulla panchina azzurra, nella speranza che nuovi giovani talenti possano risollevare il calcio italiano.
A cura di Marco Beltrami
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Gennaro Gattuso, anche se non fa più parte del gruppo azzurro, ha la maglietta dell'Italia tatuata sulla pelle: proprio lui che con la sua grinta e i suoi polmoni ha guidato il centrocampo della nostra Nazionale nella vittoria del Mondiale 2006.

Quando parla d'Italia al "Ringhio" del Milan brillano gli occhi, dimostrando quanto sia lampante  e forte il suo attaccamento ai nostri colori. Intervistato da "La Repubblica", il coriaceo centrocampista rossonero, racconta le sue sensazioni sul nuovo corso di Prandelli alla guida della Nazionale: " E' adattissimo – spiega Rino parlando del nuovo ct – è una persona molto perbene, ha fatto la trafila del settore giovanile, ha esperienza ed è preparato. Il codice etico di Prandelli? Giustissimo – prosegue Gattuso nessun gruppo in nessun settore va da qualche parte senza regole. La prima è il rispetto degli altri". L'Italia ha bisogno di talenti e di giovani promesse che possano aiutarci a tornare grandi nel panorama calcistico internazionale ecco perchè Gattuso evidenzia l'importanza di giocatori come Balotelli e Cassano, seppure quest'ultimo non sia più un ragazzino: "L'essenziale è che siano loro due a mettersi a disposizione del gruppo, non il contrario. Il problema è che i talenti italiani si contano sulla punta delle dita: Balotelli, Cassano che non ha più 20 anni, forse Giovinco. Si dà la colpa agli stranieri, ma ci sono campionati con molti più stranieri del nostro".

Una battuta in chiusura sulla famigerata tessera del tifoso, che tanto clamore sta suscitando nel nostro Paese: "Ogni strumento che eviti incidenti è utile. Hanno criticato l'Osservatorio del Viminale. Ma se il prefetto della tale città sa che nella tale partita c'è il rischio di scontri tra le tifoserie, deve lasciare che si ammazzino di botte?".

Marco Beltrami

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