Euro 2012: un cipriota dichiara che l’assegnazione è stata venduta
NICOSIA. La notizia è di quelle clamorose: l'europeo del 2012 sarebbe stato venduto a Polonia ed Ucraina. Un dirigente cipriota, Spyros Marangos rivela in una tinervista al giornale tedesco "Sueddeutsche Allegemeine Zeitung" di avere le prove che testimoniano quanto ha dichiarato: "Me ne accorsi il giorno stesso che c'era qualcosa che non andava, è una vita intera che sono nel mondo del calcio. Ho provato un sacco di volte a contattare la Uefa ma non mi hanno mai risposto. Neanche le agenzie hanno voluto ascoltarmi mentre ora voi (il giornale tedesco) me ne date la possibilità".
Ma cosa sta accadendo di preciso? Semplice. Quella che sembrava una decisione politica perchè i dirigenti delle federazioni erano in buoni rapporti con il capo-delegazione ucraino Surkis oggi invece prende contorni diversi. Undici milioni di euro che circolavano per favorire l'assegnazionea Polonia ed Ucraina. Marangos scrisse alla Uefa già nel 2009 ma ha ricevuto dopo un anno una risposta nella quale si scusano del ritardo ed affermano che ci vogliono prove per testimoniare l'accusa. Il cipriota allora scrive nuovamente e gli fissano alcuni appuntamenti poi sempre rimandati. Stufo di tutto ciò, decide di parlare coi giornali. La Uefa oggi gli lancia un ultimatum per portare le prove a Ginevra, ma lui risponde così: "Il mio avvocato scriverà una lettera a Nyon, invitando il loro avvocato a venire qui a Cipro a prendere tutte le prove. L'assegnazione di Euro 2012 è scandalosa".
Jacopo Giove