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Eto’o attacca la Federazione e poi denuncia: “Temo per la mia vita” (VIDEO)

L’ex attaccante di Barcellona e Inter accusa i vertici di incompetenza: “Queste persone pensano solo a riempirsi le loro tasche”
A cura di Maurizio De Santis
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il campione camerunese in azione con l'anzhi

L'attacco è durissimo. Samuel Eto'o ‘prende a pallonate' la Federazione del suo Paese, il Camerun, rivolgendo accuse pesanti: incompetenza e voglia solo di pensare a benefici personali. A riportare lo sfogo dell'ex attaccante del Barcellona e dell'Inter è il portale d'informazione locale Je Wanda: "Ci sono alcuni signori che vogliono continuare a gestire soldi di noi giocatori – afferma -, che si permettono di viaggiare in prima classe, di abitare belle case, di guidare belle auto pensando di farlo col sudore della fronte". Non è finita, perché l'arringa si fa più aspra. "Queste persone pensano solo a riempirsi le loro tasche. Ogni persona della FecaFoot (Federazione camerunense) desidera solo di guadagnare di più". Ma il momento clou dell'intervista è la denuncia di presunte minacce di morte. Come sottolinea Marca, Eto'o avrebbe addirittura denunciato di temere per la propria vita. "Quando sono in nazionale mi lascio scortare da agenti che mi fanno da guardia. Lo faccio solo per la mia sicurezza. Non metto mai la maglia della nazionale che ci dà la Federazione, la chiedo direttamente allo sponsor. Non mangio con i miei compagni di squadra per evitare che mi mettano del veleno nel cibo".

Convocazioni rifiutate. Eto'o è fra gli 11 giocatori che mercoledì scorso hanno saltato l'amichevole del Camerun contro la Tanzania, ufficialmente per un infortunio. Non è la prima volta che succede, addirittura nel novembre del 2011 aveva capeggiato l'ammutinamento (poi sanzionato con una squalifica) dei giocatori del Camerun in occasione di una partita in Algeria. Motivo della protesta: il mancato pagamento di premi e stipendi. Il Camerun ha fallito la qualificazione alla Coppa d'Africa e a marzo dovrà affrontare il Togo nei playoff per le qualificazioni ai prossimi Mondiali in Brasile.

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