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Esordio contro il Napoli, passione per la lettura: 5 curiosità su Giuseppe Cuomo

Difensore centrale campano, Giuseppe Cuomo, classe 1998, dopo l’esordio con la maglia del Crotone in Serie A al ‘San Paolo’, è entrato in pianta stabile nella prima squadra allenata da Nicola. Si ispira a Sergio Ramos, ma ricorda molto Bonucci: oggi è uno dei fiori all’occhiello del vivaio dei calabresi.
A cura di Fabrizio Rinelli
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La storia di Giuseppe Cuomo, difensore centrale di proprietà del Crotone, classe 1998, è una di quelle favole che vorrebbero vivere tutti i ragazzi della sua età che sognano di calcare un giorno i terreni di gioco degli stadi più importanti d’Europa.

Dopo aver disputato due stagioni, rispettivamente nei Giovanissimi e negli Allievi Nazionali Lega Pro della Nocerina, Cuomo si trasferì al Crotone insieme al suo grande maestro, l’allenatore che aveva avuto già con il club campano Luigi Miccio. Da lì in poi, in Calabria, hanno apprezzato tantissimo le caratteristiche del giovane difensore nato a Vico Equense. Qualità, doti e caratteristiche che l’hanno poi portato ad esordire con la prima squadra, la scorsa stagione, contro il “suo” Napoli allo stadio “San Paolo”.

S’ispira a Ramos, ma ricorda il primo Bonucci

Il suo idolo è il difensore centrale del Real Madrid e della Nazionale spagnola Sergio Ramos, ma in realtà per caratteristiche sia fisiche che tecniche ricorda un centrale difensivo del Bel Paese, vale a dire quel Leonardo Bonucci appena passato al Milan dopo i sei scudetti di fila con la Juventus.

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Come il neorossonero anche Giuseppe dispone di un importante equilibrio tra fisicità, buona capacità nel gioco aereo e soprattutto di ottimi piedi che gli permettono anche d’impostare l’azione da dietro in maniera fluida. Nonostante l’imponente struttura fisica (1,90 m per 80 Kg), è abbastanza veloce. Anche per lui, come il viterbese nei primi anni di carriera, soffre molto i cambi di direzione e si trova in difficoltà nell’uno contro uno.

Da Napoli a Napoli: dalle origini al debutto in Serie A

Per un napoletano la maglia del Napoli rappresenta il legame con la propria terra, il sogno coltivato dai primi calci dati ad un pallone. Sono sensazioni che vanno oltre la sfera della razionalità, esprimono un rapporto viscerale con un oggetto simbolico. E Cuomo, nato e cresciuto nella Costiera Sorrentina, quella maglia l’ha sognata e l’ha anche sfiorata, ma mai indossata.

Ma, quasi come uno scherzo del destino, Napoli occupa un posto speciale in quell’esordio in Serie A di Giuseppe datato 12 marzo 2017. Infatti, il suo debutto nella massima serie con la maglia del Crotone arriva proprio al San Paolo contro il “suo” Napoli.

I punti di forza

Fisico statuario, il talento di Vico Equense non fa della struttura fisica il suo unico punto di forza. Il centrale del Crotone, infatti, non disdegna il gioco coi piedi con un destro molto educato che gli ha garantito anche l’appellativo, forse un po’ troppo pesante, di nuovo Bonucci. La buona tecnica, è una caratteristica importante per un difensore che detta i tempi dell’azione dalle retrovie. Il 19enne di Nicola, inoltre, fra le tante abilità, quali l’anticipo ed il colpo di testa, annovera anche il vizio del gol con ben 7 reti in 46 sfide con la Primavera calabrese.

La scheda di Cuomo (Transfermarkt)
La scheda di Cuomo (Transfermarkt)

In passato, ai tempi della Nocerina, a Chianciano, nel 2014 gli Allievi arrivarono alle final eight e affrontarono Messina, Prato e Carrarese nel girone che portava alle semifinali. I molossi non riuscirono a passare il turno ma Cuomo mise in evidenza le sue qualità, realizzando anche un gol decisivo nella gara contro il Messina. Insomma, Cuomo è un prospetto di sicuro valore che, magari con un prestito in C o nella serie cadetta, potrebbe trovare quella continuità sul rettangolo di gioco fondamentale per la sua, ne siamo certi, sicura crescita.

Un ragazzo umile e con tanta voglia di imparare

Preso dal Sant’Agnello, insieme ad altri due ragazzi, a 19 anni, Giuseppe Cuomo colpisce soprattutto per la sua mentalità. Ragazzo umile e con tanta voglia di imparare e ascoltare i consigli che gli vengono dati da allenatore e società. Di lui, ha parlato Carmine Tortora, che è stato preparatore dei portieri dell’Under 16 del Crotone, ma anche della stessa Nocerina.

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In entrambe le esperienze, ha potuto osservare da vicino l’evoluzione di questo ragazzo. “Giuseppe è sempre stato umile ed educato. Un vero professionista. Quando esordì per la prima volta in Serie A contro il Napoli, mi rivelò che gli tremavano le gambe. Per noi fu una grande soddisfazione, il giorno dopo dovette portare i dolci all’intero spogliatoio per festeggiare quell’esordio. Per due giorni fu continuamente tempestato di telefonate da parte di parenti, amici e suoi ex compagni di squadra che si complimentavano con lui”.

La lettura e quel rito scaramantico

Un ragazzo cresciuto con la consapevolezza di voler un giorno seguire le orme dei suoi idoli. In questo momento il tecnico del Crotone, Davide Nicola, l’ha portato con sé nel ritiro della prima squadra. Crede moltissimo in lui. Nelle gerarchie del tecnico, è appena dietro la linea dei primi quattro difensori titolari della squadra calabrese. Tortora, che lo ha potuto osservare per ben quattro anni da vicino, ha rivelato anche un importante retroscena di mercato: “Prima di andare al Crotone, fu a lungo vicino sia al Napoli che al Torino, ma poi non se ne fece più nulla”. Oggi Giuseppe ha terminato gli studi e vive a Crotone dove ha anche trovato l’amore.

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Fra un allenamento e l’altro, coltiva la passione per la lettura attraverso un’app scaricata sul cellulare, anche se non mancano i tanti momenti che trascorre davanti alla Play Station. Oggi, quel ragazzo che nei primi due anni alla Nocerina giocava solo con le scarpe azzurre, probabilmente per omaggiare proprio la sua squadra del cuore, il Napoli, ora è cresciuto, sempre supportato e incoraggiato dai suoi genitori che sono spesso presenti ad ogni sua partita, pronti a spingerlo, con tutto il loro amore, verso un futuro sempre più ricco di soddisfazioni e successi.

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