Esonero a 5 giornate dalla fine, il Genoa pensa al licenziamento di Cesare Prandelli
Esonerato a cinque giornate dalla fine del campionato. Chi è il tecnico che rischia il licenziamento clamoroso? Cesare Prandelli del Genoa. Il trend degli ultimi risultati e la posizione del Grifone che s'è fatta preoccupante spinge il presidente, Enrico Preziosi, alla riflessione: guarda il calendario – che propone i match contro Roma, Atalanta e Fiorentina – poi dà un occhio ai numeri dei rossoblù e trasecola. La squadra è quintultima con 34 punti, un vantaggio di +1 sull'Udinese e +5 rispetto all'Empoli (prima squadra del lotto delle retrocesse, il Frosinone lo è quasi mentre il Chievo lo è già matematicamente).
Come si è arrivati a questo punto? La situazione è precipitata dopo la vittoria per 2-0 contro la Juventus a Marassi. Da allora il Genoa ha raccolto 4 sconfitte (Udinese, Inter, Sampdoria, Torino) e 1 pareggio (Napoli) fino a precipitare nella zona calda del torneo, invischiato nella lotta per evitare la retrocessione. Evento, quest'ultimo, drammatico dopo ben 12 stagioni consecutive in Serie A dei liguri.
Prandelli davvero rischia? Sì, secondo quanto riportato da Il Secolo XIX che racconta del confronto tra allenatore e massimo dirigente come momento dirimente della situazione. Eppure la sua esperienza non è stata così negativa, almeno fino al 17 marzo scorso, giorno del successo sui bianconeri: 4 vittorie, 4 pareggi e 6 pareggi in 14 incontri avevano aiutato il Grifone a trarsi d'impaccio poi è avvenuto il crollo fino a determinare una sequenza negativa. In totale sono 19 le gare dell'ex ct della Nazionale sulla panchina del Genoa: media di 1 punto a partita (8 sconfitte, 7 pareggi, 4 vittorie, 19 punti).
Chi può arrivare al suo posto? L'orientamento è richiamare in panchina Davide Ballardini, il tecnico che era alla guida della squadra a inizio campionato e venne allontanato a ottobre scorso dopo il ko interno con il Parma (3-1). Quattro vittorie, 3 sconfitte e 12 punti in 7 match non fu uno score sufficiente a garantirgli fiducia. Ci sarà l'ennesimo ribaltone?