Errore? No, ‘biscotto’. Un anno di squalifica al portiere della Corea del Nord
Un anno di squalifica per essere ‘sospettato' di aver commesso un errore incredibile così da assecondare il ‘biscotto'. E' successo in una gara tra le selezioni Under 16 di Corea del Nord e Uzbekistan (entrambe già qualificate per il turno successivo del torneo asiatico di categoria) e a farne le spese è stato il portiere Jang Ho Paek, reo – secondo la propria federazione – di essersi macchiato d'un gesto antisportivo quanto inammissibile: aver sbagliato di proposito l'intervento perché a partita finisse in parità. Decisione ineccepibile da parte della dirigenza, che ha voluto infliggere una lezione molto severa all'estremo difensore, ma al tempo stesso ‘grottesca' in riferimento a quanto spesso accade sui campi di calcio europei, sia a livello di club sia a livello continentale.

Ricordate il pareggio tra Svezia e Danimarca che costò all'Italia l'eliminazione dall'Europeo del 2004? Cosa avrebbero dovuto fare le federazioni scandinave, cacciare Ibrahimovic (tanto per citare uno dei protagonisti) dal palcoscenico internazionale? In Corea del Nord, invece, l'hanno presa molto male: quella gara passata alla storia per la ‘papera' di Jang Ho Paek (prese gol da 100 metri e su rinvio del portiere avversario) era un'onta da cancellare con un provvedimento esemplare arrivato dopo l'inchiesta aperta dalla Federazione asiatica
L'episodio incriminato. Jasurbek Umrzakov, portiere uzbeko, effettua un normalissimo rilancio: calcia forte e spedisce la palla oltre la metà campo avversario. Jang Ho Paek esce in maniera sciagurata e si lascia sorprendere dalla traiettoria del pallone. Vistosi superato, prova a rincorrere la sfera ma inciampa, cade e la palla rotola in rete… come nelle migliori gag di barzellette. Le conseguenze sono state durissime: qualificazione in tasca, in ballo c'era il primo posto nel girone e quella sciocchezza gli è costata cara.