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Episodio di razzismo anche in Lega Pro: Monza-Rimini sospesa per due minuti

Dalla Serie A fino ai campionati minori: l’ignoranza non conosce confini. Dopo gli episodi di Milano, anche la vicina Monza si rende protagonista di un episodio incivile.
A cura di Alberto Pucci
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Un conto è dirlo (scriverlo), un altro è farlo…anzi: metterlo in pratica. Suona decisamente paradossale che parte di una tifoseria, di una squadra che porta sulle maglie la scritta "Stop Racism", si metta ad offendere (con il più becero dei cori) un giocatore di colore della squadra avversaria. E' successo nella civile e ricca Monza: la stessa città che aveva accolto, qualche mese fa, Clarence Seedorf come salvatore di un club storico (ma in difficoltà economica) come quello brianzolo. Nell'ultima gara casalinga contro il Rimini, i tifosi dell'undici allenato da Antonino Asta (vecchia conoscenza di Torino, Napoli e Palermo) hanno preso di mira ripetutamente Ameth Fall, attaccante ventiduenne senegalese, insultato con ululati, dopo il gol messo a segno ed il successivo balletto di esultanza. Un comportamento che ha costretto l'arbitro dell'incontro, al 35esimo del primo tempo, a fermare il gioco ed avvisare capitani e dirigenti del possibile stop della gara. Sospensione che, poi, è realmente arrivata subito dopo. Per due (lunghissimi) minuti, infatti, il pubblico di Monza ha dovuto aspettare che i tifosi (?) mettessero fine all'indegno spettacolo. Grazie al polso dell'arbitro e all'intervento di un paio di giocatori della squadra brianzola, il match è poi potuto proseguire regolarmente e terminare con il risultato di 2 a 2. Dopo questi cori, e la sospensione momentanea del match, la curva Sud dello stadio "Brianteo" di rischia la squalifica (e la chiusura) per un turno.

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