Enrico Preziosi aggredisce un giornalista e gli distrugge la telecamera (VIDEO)
L'aggressione del presidente del Genoa, Enrico Preziosi, a un videoreporter de ‘il Secolo XIX' chiude una mattinata intensa per il massimo dirigente ligure: prima ha deposto in tribunale sul match tra Genoa e Siena, interrotto dagli ultras il 12 aprile 2012; poi ha incontrato nel ristorante ‘Da Teresa' (in piazza Lido di Pegli) il patron del Varese, Antonio Rosati, dando così la stura a voci su una possibile cessione del club; poi l'alterco con un giornalista, al quale Preziosi ha distrutto la telecamera. "Non vendo il Genoa. Resto sbalordito dalle fandonie dette con estrema facilità – ha ammesso a Sky Sport -. Non c'è niente di serio, ci sarà semmai un inserimento nel nostro organico del presidente Rosati, o dovrei dire ex presidente visto che si dimetterà dall'incarico al Varese, che si metterà a lavorare con noi al Genoa. Non c'è nessuno scambio o acquisto di azioni, c'è solo un rafforzamento del nostro organico. Stiamo lavorando da un anno a un progetto per il Genoa e Rosati di fatto sostituirà la figura di Lo Monaco".
Lo scontro. Vittima dell'aggressione è Valerio Arrichiello, che si trovava fuori dal locale assieme ad altri colleghi per raccogliere informazioni sull'incontro. Dopo essersi scagliato contro il giornalista, il presidente del Genoa ha sbattuto a terra la telecamera riducendola a pezzi. "Non aveva il diritto di riprendermi, la vita privata va rispettata, va bene la democrazia ma la privacy è la privacy – conclude il presidente -. Gli ho già detto che gli farò un assegno per ripagare i danni, per ricomprarsi la cinepresa ma gli ho anche fatto presente che si è comportato male".