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Eni Aluko lascia il calcio: “Caro amico calcio è ora di smettere. Grazie di tutto”

L’ex giocatrice della Juventus Women Eniola Aluko ha deciso di ritirarsi all’età di 32 anni. Queste le parole dell’ormai ex giocatrice, affidate al suo account Instagram: “Caro mio amico calcio, è arrivato il momento di appendere gli scarpini al chiodo e terminare la mia carriera da giocatrice professionista”.
A cura di Vito Lamorte
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Eni Aluko lascia il calcio. La calciatrice inglese a fine novembre aveva annunciato l’addio alla Juventus Women e all’Italia e oggi ha deciso di appendere definitivamente le scarpette al chiodo. Avvocato, columnist del quotidiano londinese The Guardian, da sempre impegnata per la lotta al razzismo e a ogni forma di discriminazione, Eniola Aluko era tornata in Inghilterra da qualche mese, anticipando il suo addio alla squadra bianconera. L’annuncio dell’ormai ex attaccante, classe 1987, è arrivato via Instagram e per salutare il suo sport preferito ha scelto di scrivere una lettera al suo "Caro amico calcio":

Caro mio amico calcio  è arrivato il momento di appendere gli scarpini al chiodo e terminare la mia carriera da giocatrice professionista. Infiniti ringraziamenti ai miei fantastici amici, familiari, compagne, allenatori, mentori, medici e preparatori che mi hanno accompagnato nella mia carriera. Grazie caro calcio, per tutto quello che mi hai dato e insegnato. Grazie per tutti i momenti e le incredibili e inattese avventure. Ora è il mio turno di ripagarti.

L'addio alla Juve: Stanca del razzismo

La separazione con la squadra bianconera venne raccontata attraverso una lettera al quotidiano inglese The Guardian e desto grande scalpore da noi e in Gran Bretagna: "Mi sono stancata di entrare nei negozi e avere la sensazione che il titolare si aspetti che rubi qualcosa. Oppure, può capitarti tante volte di arrivare all’aeroporto ed essere trattata come Pablo Escobar, per via dei cani anti-droga intorno a te". La Aluko ha raccontato tutto nella sua rubrica e aveva scritto a settembre sia sulla rivista The Players’ Tribune e che nel suo ultimo libro: sulla vicenda calò il silenzio in poco tempo in Italia ma in Inghilterra si parlò per molto tempo della decisione della calciatrice.

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