Emirati, la federazione multa i giocatori con taglio di capelli “non etico”

Brutte notizie per tutti quei giocatori che amano conciarsi i capelli in modo stravagante e particolare. La federazione calcistica degli Emirati Arabi Uniti, ha infatti imposto un drastico stop ad acconciature troppo stravaganti e a tagli particolarmente "non etici" e non in linea con alcune interpretazioni dell'Islam. Dalle parole si è passati subito ai fatti, poiché alla decisione presa la Uaefa ha fatto seguire anche una punizione "economica": una multa che ha colpito ben 47 giocatori che attualmente militano in quel campionato. Tra coloro che hanno subito la sanzione, anche una vecchia conoscenza del calcio italiano: Gyan Asamoah. L'attaccante ghanese, che in Italia ha giocato con le maglie di Modena e Udinese, è infatti impegnato negli Emirati con l'Al-Ahli dopo la sua esperienza in Cina con lo Shanghai SIPG.
La storia di "Amoory"
Protagonista anche nella recente Coppa d'Africa, Gyan Asamoah è noto al grande pubblico non solo per il suo taglio di capelli, m anche per i suoi gusti particolari fuori dal campo. In rete in sei edizioni del torneo africano e diventato un'icona del calcio ghanese, l'ex punta friulana è un amante delle ville da sogno e delle macchine veloci: status symbol di molto calciatori. Negli Emirati, dunque, niente più creste e disegni strani sulla testa per chi ha deciso di giocare a quelle latitudini. Un problema non da poco per molti ma non per tutti. Omar Abdulrahman, soprannominato dai tifosi "Amoory", è stato ad esempio esentato dal seguire questa nuova "legge". Il 25enne centrocampista dell'Al-Ain e della Nazionale emiratina, è considerato da anni uno dei giocatori più importanti per il calcio di quel paese e, grazie anche al titolo di calciatore asiatico del 2016, potrà cosi tenersi la sua folta chioma