Elias: “Non sono gay”. Bufale e bufera su Maicon, cacciato dalla Seleçao

Una farsa. Ecco cos'è diventata la vicenda Maicon per i media brasiliani, alcuni dei quali si sono divertiti a prendere in giro il terzino della Roma e della Seleçao cacciato da Dunga, dal ritiro della nazionale. C'è chi come il giornale ‘Olè do Brasil' ha calcato la mano con la satira prendendo di mira il difensore giallorosso e un suo compagno di squadra in verde-oro, Elias. Le ragioni della decisione del ct sarebbero la naturale punizione che ha fatto seguito alla notte brava trascorsa dai due calciatori che, dopo aver alzato il gomito in discoteca, avevano trascorso una notte con quattro uomini (come si legge nel racconto fantasioso). Notizia che ha spinto Elias a querelare la testata e a smentire con decisione l'episodio. "Nulla di personale contro gli omosessuali ma mon sono gay – ha ammesso a globoesporte.com il centrocampista del Corinthians -. Chi ha scritto quelle notizie fasulle pagherà, ho dato mandato ai miei legali di denunciarli. In futuro sono convinto che ricorderò questa storia con un sorriso, adesso voglio solo evitare che sia io sia la mia famiglia veniamo esposti a un chiacchiericcio del genere". Ma questo è solo un aspetto della vicenda che vede l'ex interista nell'occhio del ciclone, come sottolineato anche da Gilmar Rinaldi, coordinatore delle nazionali brasiliane: "Ringraziamo Maicon per quanto fatto con la maglia della Seleçao, ma adesso non rientra più nei piani della Nazionale". Le ragioni? Indiscrezioni parlano di questioni disciplinari, non confermate (né smentite) dal membro dello staff federale che s'è limitato a dire: "E' stato un problema interno, i motivi del suo allontanamento sono personali e non risponderò alle domande sull’argomento". Quanto alla posizione di Maicon, dopo la severità mostrata dal commissario tecnico sudamericano il calciatore rischia d'incorrere anche nelle ire della Roma e di Rudi Garcia, considerata la difficoltà di entrare in contatto con il tesserato e, soprattutto, il precedente della mancata partecipazione al ritiro in Austria.