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Elezione Miccichè, continuano le indagini: adesso rischia anche Malagò

Il procuratore federale Giuseppe Pecoraro, partito dalle frasi con cui il presidente del Genoa Enrico Preziosi metteva in dubbio la legittimità dell’elezione di Miccichè come Presidente di Lega, ha chiesto “con cortese urgenza” alla Lega il verbale di quell’assemblea, la registrazione audio dei lavori e l’eventuale trascrizione.
A cura di Alessio Pediglieri
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Non c'è pace per il mondo dello sport italiano e all'orizzonte si profilano altre scosse successive all'indagine aperta dalla Procura della Federcalcio sulla presunta irregolarità dell'elezione del presidente della Lega Serie A, Gaetano Miccichè, appoggiato dall'allora commissario Giovanni Malagò.  In gioco ci sono cariche di primaria importanza, giri d'affare di migliaia di euro e soprattutto la fetta dei diritti tv da assegnare con tutto ciò che comporta.

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Cosa dichiarò Preziosi, presidente Genoa

Il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, nei giorni scorsi aveva messo in dubbio la regolarità del voto dell'assemblea di Lega che il 19 marzo 2018 nominò al vertice della Serie A il banchiere siciliano, presidente di Banca Imi, e membro del cda di Rcs. Da qui l'indagine della Procura federale sul possibile "disegno politico" dietro l'andamento di quel voto, dichiarato dal patron rossoblù.

Come venne eletto Miccichè

Il procuratore federale Giuseppe Pecoraro, partito dalle frasi con cui il presidente del Genoa, ha chiesto "con cortese urgenza" alla Lega il verbale di quell'assemblea ma soprattutto la registrazione audio dei lavori e l'eventuale trascrizione. In quell'occasione Miccichè aveva bisogno dell'unanimità dei voti d'assemblea per essere eletto, come prevedeva lo statuto appena rinnovato. La votazione segreta fu accompagnata dalle dichiarazioni pubbliche di voto tutte a favore di Miccichè e alla fine fu eletto per acclamazione.

La proposta di Mediapro per i diritti tv

Nessuno ha impugnato nei tempi previsti quella votazione e il verbale dell'assemblea fu approvato ma adesso Miccichè rischia di trovarsi in una posizione scomoda, e insieme a lui Malago'. Nessuno al momento commenta e prende tempo visto che alle porte c'è un argomento ancora più delicato da districare e risolvere: l'aggiornamento della proposta avanzata da Mediapro per i diritti tv con 1,3 miliardi all'anno per il canale della Lega partendo dal triennio 2021-24,

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