Effetto Gasp sul campionato: Atalanta rivelazione come il Leicester
Un'Atalanta da sogno e che legittima paragoni impegnativi con il Leicester di Ranieri dello scorso anno. E non potrebbe essere diversamente dopo nove risultati utili consecutivi, di cui otto vittorie, le ultime sei di fila. Una striscia nel segno di Gasperini, maestro di calcio, rivelatosi la persona giusta al posto giusto, in grado di valorizzare il materiale umano a disposizione di una società che da sempre investe bene sul settore giovanile. Materiale che ha subito attirato le attenzioni anche del ct Ventura che, in occasione dell'ultimo raduno, ha convocato sette giocatori nerazzurri, dal portiere Sportiello (che ha ritrovato la maglia da titolare nell'ultima gara con il Bologna) all'attaccante Petagna.
Dal rischio esonero alle ambizioni scudetto
E pensare che, poco più di due mesi fa, dopo la sconfitta col Palermo del 21 settembre, Gasperini ha rischiato seriamente di essere sollevato dall'incarico. Dopo appena cinque partite, infatti, i nerazzurri avevano collezionato quattro ko (Lazio, Sampdoria e Cagliari gli altri) e il presidente Percassi cominciava a manifestare segni di irrequietezza. Un momento di difficoltà dal quale Gasp è uscito con le sue idee: immediato cambio di modulo con il passaggio alla difesa a tre – il feticcio della casa -, promozione nell'undici titolare di tanti giovani in rampa di lancio ed esclusioni eccellenti (da Pinilla a Paloschi, sino a Sportiello a cui è stato preferito Berisha, ora infortunato). Risultato: subito due vittorie con Crotone e Napoli, poi il pari con la Fiorentina, e a seguire la striscia di cui sopra contro Inter, Pescara, Genoa, Sassuolo, Roma e oggi Bologna. In tutto: 17 gol fatti e tre subiti.
Squadra dall'età media bassissima
Kessié (classe '96), Petagna ('95), Caldara, Conti, Gagliardini ('94) e Spinazzola ('93). Sono loro gli uomini della svolta, gioielli che stanno lasciando il segno e si stanno lanciando in ottica mercato e in chiave azzurra. Il centrocampista ivoriano (6.64 di media e 7.82 di fantamedia) ha già mezza Europa sulle sue tracce, dopo 5 gol e prestazioni sempre di livello; Conti (6.39 e 6.56) da esterno si è consacrato dopo la stagione d'esordio con Reja, Caldara (6.64 e 7.86), dopo due stagioni di B, non ha tremato all'impatto con la A e ha già mostrato un vizietto del gol da non sottovalutare (già quota tre gol); Gagliardini (6.83 e 6.92) ricorda Pogba e Ventura non ha perso tempo per convocarlo in occasione delle gare contro Liechtstein e Albania; Petagna e Spinazzola stanno crescendo partita dopo partita, con il primo che ricorda la prima versione di Vieri.
Effetto Gasp anche sul fantacalcio
Ma non sono solo gli atalantini ad aver lasciato il segno su campionato e fantacalcio. Il lavoro di Gasp si tocca con mano anche nelle altre squadre. Si pensi agli ex discepoli Iago Falque e Suso, esterni che stanno facendo le fortune di Torino e Milan, e che prima dell'incontro con il tecnico avevano sempre fallito il definitivo salto di qualità. Ora il primo, che con Gasp ha segnato 12 reti in una stagione, è già a quota sette con 6.64 e 8.73 di media, il secondo dopo lo spezzone da gennaio dello scorso campionato, è l'uomo della svolta di Montella grazie a cinque gol e altrettanti assist, con 6.5 e 7.68.